Fendi restaura Fontana di Trevi
"Fendi
for fountains" è l’ambizioso progetto della prestigiosa maison romana per il
risanamento e la tutela di alcune fontane storiche della capitale. Con una
convenzione firmata lo scorso 14 dicembre, Fendi ha donato un contributo di 2
milioni e 180 mila euro per la salvaguardia di uno dei più famosi e celebrati
simboli dell’Italia, la Fontana di Trevi, il cui stato di conservazione è
minacciato da gravi criticità. Addossata al settecentesco Palazzo Poli, la
fontana rappresenta la mostra terminale dell’Acquedotto Vergine ed è stata
realizzata a partire dal 1732 su progetto dell’architetto romano Nicola Salvi,
vincitore del concorso indetto da papa Clemente XII Corsini. Alla morte del
Salvi, nel 1751, la direzione dei lavori fu affidata a Giuseppe Pannini,
architetto dell’Acqua Vergine. Alla ripresa dei lavori nel 1759, Il nuovo
architetto modificò il progetto originario nella sistemazione della parte
centrale della scogliera e fece realizzare le sculture marmoree opera di Pietro
Bracci. La fontana fu inaugurata il 22 maggio 1762.
I lavori per
restituire al monumento il suo splendore originario dureranno circa 20 mesi
dall’avvio del cantiere e dovrebbero terminare entro il 2015.
Per la fine
dell’anno in corso, invece, verranno affidati i lavori per il restauro del
complesso delle Quattro Fontane, attraverso una gara a evidenza pubblica con
procedura ristretta.
Nessuna pubblicità
è prevista per le recinzioni dei cantieri. Il nome del mecenate sarà menzionato
solo nei cartelli di cantiere. Al termine dei lavori di restauro verrà
installata in prossimità delle fontane oggetto di interventi – per un massimo di
quattro anni – una targa con i ringraziamenti di Roma Capitale a Fendi.
di
Alessandro Venditti
30 gennaio 2013 |