In
esposizione i capolavori della collezione permanente della Jordan
National Gallery of Fine Arts: 75 opere di 57 artisti – di cui
10 formati in Italia - provenienti da 18 paesi, arabi ma non solo,
per comunicare al visitatore l’unicità di uno stile artistico
profondamente radicato nella storia culturale araba, adattato però
al presente con l’utilizzo di tecniche e materiali attuali. Le opere
esposte possono essere classificate come arte contemporanea, ma le
loro origini risalgono a quindici secoli fa, quando la scrittura
araba diventò una forma artistica autonoma, con regole proprie,
classificazioni e varianti. Sarà possibile ammirare la bellezza
sincretica delle lettere e della scrittura araba, segni grafici che
fluiscono dall’esterno verso il cuore, snodandosi da destra verso
sinistra.
La
mostra, posta sotto il patrocinio di Sua Maestà la Regina Rania Al
Abdullah di Giordania, è promossa da Roma Capitale, Assessorato
alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni
Culturali e vuole presentare al pubblico europeo una scuola
artistica sorta nel mondo arabo dal proprio substrato culturale ed
intellettuale.
I
servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
La
prima artista araba a svolgere ricerche sul rapporto fra epigrafia
araba e arte astratta occidentale fu Madiha Omar (1908 – 2005). Per
lei ogni lettera conteneva un suo individuale significato
intrinseco.
A metà
degli anni ’50, altri artisti arabi si resero conto del valore della
calligrafia nell’arte plastica e cominciarono ad inserire lettere
dell’alfabeto nelle loro opere.
All’inizio degli anni ’60 il movimento calligrafico aveva acquisito
un certo slancio, raggiungendo il massimo negli anni ’80, grazie ad
artisti che avevano scoperto nella calligrafia un mezzo per
affermare la propria identità e verificare la propria ingegnosità
artistica in maniera creativa del tutto personale e molto distante
dalle tradizioni occidentali.
Due i
temi affrontati dalla Scuola Calligrafica Araba: Sacro, con soggetti
di natura religiosa che comunicano un messaggio spirituale o morale
tramite citazioni e Profano, di natura squisitamente laica.
Tre
sono invece gli stili riscontrabili. Il primo è la Calligrafia pura:
sono raffigurate solo lettere, ognuna delle quali ha un suo
significato anche se isolata. C’è poi la Calligrafia astratta nella
quale l’artista manipola l’aspetto estetico visivo della lettera
araba, sottraendo ai caratteri sia la forma sia il significato.
Infine ci sono le Combinazioni calligrafiche, dove calligrafia ed
altri elementi si mescolano per creare un’opera d’arte: la scrittura
araba forma parte della composizione, mentre il resto è costituito o
da figure pittoriche e figurative o da simboli espressivi.
"In un
mondo che si sta arrendendo alla globalizzazione, la diversità
sembra indietreggiare dinanzi alla fusione culturale", spiega la
Principessa Wijdan bint Fawaz Al Hashemi