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Straordinaria mostra dal 5 aprile nell’Antiquarium di Villa Adriana

Il fascino di Antinoo, l’ultimo degli dei

L’antichità ci ha restituito un numero incredibile di immagini di Antinoo, il bellissimo giovinetto originario della Bitinia amato teneramente da Adriano, che secondo lo storico Dione Cassio sarebbe morto gettandosi volontariamente nelle acque del Nilo, forse per prolungare la vita all’Imperatore, seguendo il consiglio di una profezia.

Antinoo era giunto a Roma intorno al 125 d.C. al seguito di Adriano che lo aveva conosciuto probabilmente nel 123, durante un viaggio entro i confini dell’Impero durato due anni. A quel tempo la villa Adriana di Tivoli doveva essere interessata da numerosi cantieri, come prova la documentazione offerta dai bolli laterizi nelle murature. Agibili erano sicuramente il Teatro Marittimo e le cosiddette Terme con Eliocamino. Nonostante la dimora imperiale non fosse terminata, Adriano poteva già abitarvi e governare l’impero dalla grandiosa residenza tiburtina, predisposta per ospitare anche la corte. Il favorito di Adriano restò al fianco dell’imperatore, seguendolo nei viaggi ufficiali, come quello intrapreso nel 128 che si concluderà tragicamente nel 130 con la morte del giovane Antinoo. Sappiamo infatti dalle fonti antiche, che specularono sulla vicenda alludendo ad una dinamica poco chiara degli eventi, che durante la spedizione, risalendo il corso del Nilo, Antinoo annegò misteriosamente nel fiume. Adriano pianse e si disperò, quindi conferì al giovane l’immortalità, dedicandogli città, consacrandogli templi e facendone eseguire ritratti in ogni angolo del suo impero. Così fondò la città di Antinoopoli nei pressi del luogo dove era avvenuta la tragedia e dichiarò giorno festivo il 27 novembre, data di nascita di Antinoo. Il giovane bitinio venne divinizzato dai sacerdoti egizi e rappresentato come Osiride, la massima divinità religiosa cui erano assimilati i faraoni. Di ritorno dall’Egitto dopo il 133, Adriano progettò di onorare a Villa Adriana l’amasio perduto con un grande edificio absidato, in cui è stato riconosciuto un Antinoeion, collocato lungo l’ingresso monumentale che conduceva al Vestibolo.

Per la prima volta la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio dedicherà ad Antinoo – dal 5 aprile al 4 novembre - una mostra nell’Antiquarium di Villa Adriana, con oltre 50 opere tra sculture, rilievi, gemme e monete.

In occasione della mostra saranno illustrati nel percorso di visita del complesso archeologico i resti del cosiddetto Antinoeion. Attualmente sono perfettamente leggibili il perimetro e la pianta del luogo dove sorgeva un’ampia esedra, fronteggiata da due templi separati dall’obelisco che, oggi, si trova sul Pincio. Gli edifici erano riccamente decorati di statue, anche di animali e di bassorilievi egittizzanti, alcuni esposti in quest’occasione.

La mostra è divisa in quattro sezioni, che espongono opere provenienti da vari musei e collezioni, nella cui selezione si è inteso privilegiare anche il ritorno a Villa Adriana di reperti che lì con tutta probabilità furono trovati. La prima sezione riunisce una serie di ritratti di Adriano e di Antinoo, tra cui il busto di marmo dei Musei Vaticani e il bel bronzo conservato al Museo Archeologico di Firenze, con i larghi ricci che partono dal centro del capo e si accorciano sulla fronte. La seconda sezione si incentra sulla deificazione del giovane bitinio, di volta in volta rappresentato nei panni di Apollo, Dioniso, o, ancora, come sacerdote di Attis. La terza sezione si incentra sulle recenti scoperte dall’Antinoeion di Villa Adriana e, quindi, sulla rappresentazione di Antinoo nelle vesti di Osiride. Adriano aveva deificato il suo favorito con l’assimilazione alla più alta divinità egizia che, secondo il mito, rinasce dalle acque del Nilo, simbolo di fertilità. In mostra si ammira lo splendido ritratto di Antinoo-Osiride in quarzite rossa grazie al prestito dalle Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, di chiara impronta egizia, caratterizzato da larghe narici e vigorose orecchie. L’ultima sezione si focalizza sulla fortuna di Antinoo attraverso i secoli. Tra i prestiti concessi si potrà ammirare anche uno dei preziosi volumi del "Viaggio pittorico di Villa Adriana" di Agostino Penna del 1831 - 36, che contiene un bellissimo ritratto di Antinoo, oggi conservato presso i Musei Vaticani, nella Sala della Rotonda.

Completerà il percorso espositivo un prezioso catalogo edito da Electa, prima aggiornata monografia italiana che ne ricostruisce la figura antica e la seduzione esercitata nella storia del gusto.

di Antonio Venditti e Cinzia Dal Maso

21 marzo 2012

 

 

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