Scriveva
Plinio nel XXXVI libro della sua Storia Naturale: "chi vorrà
considerare con attenzione la quantità delle acque di uso pubblico
per le terme, le piscine, le fontane, le case, i giardini suburbani,
le ville, i ninfei; la distanza da cui l'acqua viene, i condotti che
sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che
sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è
mai esistito di più meraviglioso". Veramente l’antica Roma poteva
essere considerata la città dell’acqua e cittadini e stranieri
potevano avere l’impressione di camminare sul prezioso elemento, cui
il Museo della Civiltà Romana dell’EUR dedica un percorso tematico
all’interno della sua collezione, con visite guidate ogni sabato e
domenica del mese di febbraio, dalle ore 10 alle 11.30 e dalle ore
11.30 alle 13.00.
Le
visite - gratuite con il biglietto di ingresso al Museo – devono
essere prenotate al numero telefonico 060608 (tutti i giorni ore
9.00 – 21.00).
"Aquae"
collega plastici di acquedotti di Roma e delle province dell’Impero,
di piscinae limariae (vasche di decantazione), di castella aquae
(punti di raccolta per la distribuzione) e di complessi termali,
ricostruzioni di meccanismi per la distribuzione e il sollevamento
dell’acqua, materiali destinati all’uso domestico, calchi di statue,
ritratti e iscrizioni di illustri personaggi il cui nome è connesso
alla costruzione degli acquedotti.
Il
percorso si conclude nella sala del plastico di Roma nell’età di
Costantino, nel quale sono riprodotti i tratti urbani degli
acquedotti che alimentavano la Città e i vari impianti termali
pubblici e privati, tra cui i grandi stabilimenti delle Terme di
Traiano, di Caracalla e Diocleziano.