Il gustoso primo piatto valtellinese ora si può mangiare anche a Roma
I pizzoccheri alla conquista della Capitale
di Annalisa Venditti

Tra le delizie della tavola italiana ci sono i pizzoccheri, piatto tipico della cucina valtellinese che può vantare, addirittura, il titolo di un’Accademia. Le gustose tagliatelle di farina bianca e grano saraceno, stese a mano con un’arte sapiente che si tramanda di generazione in generazione, condite con burro, formaggio casera, patate, verza oppure, a seconda delle stagioni, coste o fagiolini, sono sbarcate nella Capitale. A promuovere il "sodalizio" è stato Rezio Donchi, presidente dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio, durante una serata che si è svolta nel ristorante "La Scala" ai Parioli. La ricetta originale dell’Accademia è stata illustrata ai titolari del locale, originari della Valtellina ma da molto tempo trasferiti a Roma, per far sì che in futuro la ricetta possa essere eseguita come tradizione comanda.

"La nostra scarellatrice – ha spiegato Donchi – ha mostrato ai cuochi il modo in cui si impastano e cucinano i pizzoccheri. In pratica abbiamo portato ‘una regola’, in modo che gli chef possano, in seguito, cucinare il nostro piatto tipico, offrendo a chi lo desidera ottimi pizzoccheri". Secondo alcuni studi, il termine "pizzoccheri", originariamente "pinzocheri", indicherebbe persone bacchettone, ovvero di poco conto, collegabile ad un certa inclinazione del popolo valtellinese all'uso di nomi scherzosi.

Per l’umanista Ortensio Landi (1548) l’invenzione dei pizzoccheri va attribuita a tale
Meluzza comasca, che per lo storico moderno Giuseppe Baretta era "una donna che di cucina la sapeva lunga…Il grano saraceno veniva dunque usato nella cucina già dal secolo XIV… La Meluzza diede a questo cereale più gusto aggiungendovi cacio, burro, verdure". L’Accademia del Pizzocchero è una libera associazione nata "per festeggiare un cibo sano e gustoso". Alla serata romana sono stati invitati, tra l’altro, Francesco Guicciardi, presidente della Fondazione Credito Valtellinese, Giuseppe Giarmoleo, presidente del Museo Nazionale delle Paste Alimentari di Roma, Francesco Coccopalmerio, arcivescovo cattolico italiano e presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, oltre a rappresentanti del Credito Artigiano di Roma e amici della Famiglia Valtellinese a Roma.

Chi volesse conoscere la ricetta originale dei pizzoccheri, può visitare il sito web dell’Accademia: www.accademiadelpizzocchero.it

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