Su
una collinetta sopra via della Cecchignola, poco prima del Grande Raccordo
Anulare, si vedono degli antichi ruderi consumati dal tempo, ormai abitata solo
dalle cornacchie che vi fanno i loro nidi: è quanto resta di Tor Pagnotta, un
fortilizio medioevale eretto in un punto strategico, da dove poteva controllare
sia la via Laurentina che l’Ardeatina
La tenuta agricola di Tor Pagnotta, con un casale
fortificato e la torre, aveva una estensione di circa 414 ettari e faceva parte
del patrimonio di S. Alessio. Nel secolo XIII apparteneva a un certo Petrus de
Rubeis, da cui passò al magister Jordanus, notaio, che il 3 maggio del 1259 la
cedette – in seguito a una permuta – all’Ordine dei Cavalieri Templari. Più
tardi il casale venne citato negli atti di un processo dello Stato Pontificio
contro i Templari da un testimone, che affermava di avervi visto fare molte
elemosine e accogliervi poveri.
Il suo nome non ha niente a che vedere con una
fragrante forma di pane: è semplicemente la corruzione del nome Piliocti o
Piliocta, che compare in alcuni documenti del Duecento. Ancora nel 1393 il "Tenimentum
Casalis Pignotti" risultava appartenere ai Templari. Dopo molti passaggi di
proprietà – alla Società dei Raccomandati, al cardinale Gabrielli, ai Cenci, ai
Verospi e ad altri - l’area divenne, all’inizio del Novecento, un possedimento
dei Torlonia.
La torre aveva una base quadrata in scaglie di
selce e l’alzato – di cui rimane un lato per circa dodici metri - in frammenti
di tufo, selci e scaglie di marmo. La tecnica costruttiva la farebbe risalire al
secolo XI, quando doveva far parte di un sistema fortificato costituito da
diverse torri di vedetta.
L’ingresso era sul lato sud, per mezzo di una
scaletta esterna in mattoni.
Tutt’intorno alla torre sono stati rinvenuti
reperti archeologici di epoca romana: un articolato sistema di canalizzazioni,
pozzi e sei tombe a "pseudo-camera" scavate nel tufo.
Dell’argomento si parlerà a Nuova Spazio Radio
(88.100 MHz), nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma", il
programma ideato e condotto dalla professoressa Maria Pia Partisani, in onda
ogni domenica dalle 9.30 alle 10.30 e interamente dedicato alla storia, all’arte
e al folclore della nostra città.