Domani,
alle ore 19.00, presso la sede dell'Associazione Lucani a Roma (via
Nizza, 56) avrà luogo l’incontro culturale "Omaggio a Mauro
Masi", pittore lucano da anni attivo nella Capitale. L’evento,
organizzato con la collaborazione della Regione Basilicata, prevede
la presenza dell’artista che, per l’occasione, esporrà alcune delle
sue opere. Nato a Potenza il 6 dicembre 1920, Masi ha cominciato a
dipingere fin da bambino. Si è formato con gli studi classici e nel
dicembre del 1939 ha partecipato alla sua prima mostra collettiva
con un gruppo di pastelli. Dopo i tragici anni della guerra (che lo
hanno visto prigioniero in Polonia e in Germania), Masi ha
consolidato il suo fecondo sodalizio con un gruppo di pittori
lucani: Giocoli, Pergola e Remigio Claps. Insieme organizzano le
loro prime mostre. Nel suo studio del Palazzo dei Mutilati, a
Potenza, si riunisce un folto gruppo di intellettuali: giovani
pittori, poeti, pubblicisti sono la linfa vitale del loro progetto
artistico e culturale. Negli anni Sessanta l'impatto con la città di
Napoli lo porta a riflettere sul lavoro nelle acciaierie e sugli
aspetti caotici del traffico cittadino e della vita nella
megalopoli. Nel '69 si trasferisce a Roma: il gran salto nella
Capitale è rappresentato da quadri che hanno per protagonista la
vita cittadina: il centro, la periferia, i cantieri. Masi, nei
periodici soggiorni in terra lucana, continua a seguire con grande
attenzione le trasformazioni in atto nella società contadina. Le sue
riflessioni pittoriche sul profondo rapporto tra l’uomo e la terra,
indissolubile legame che va oltre le tecnologie e il progresso,
raggiunge punte di straordinaria liricità. Numerose sono state le
esposizioni dei suoi quadri. Per celebrare la sua figura e la
rilevanza nel panorama artistico del nostro Paese, l’Associazione
dei Lucani a Roma ha organizzato questo incontro, cui interverranno
Alfonzo Gelich, presidente dell’associazione, il critico d'arte
Giuseppe Appella, il pittore Rocco Falciano, il giornalista
Giovannino Russo e il Presidente della Regione Basilicata Vito De
Filippo.
I quadri di Mauro Masi, a olio e
acquerello, raccontano la sua vita e la sua incessante ricerca sulla
forma e il colore. Alcuni paesaggi sono realizzati sulla tela di
sacco, così che il colore possa penetrare all'interno creando un
particolare effetto materico, ogni volta irripetibile. Tra gli
alberi dalle fronde corpose dei suoi lavori si svela, come in un
sogno di luce, la vita dell'uomo, scandita dai ritmi lenti delle
stagioni. Il suo ridente mondo contadino è fatto di figure massicce
e squadrate, vestite di una povertà carismatica. Il riferimento che
Masi fa sempre nelle sue conversazioni sull’arte alla musica non è
casuale. Il ritmo che Masi impone alle composizioni ha affinità con
l'andamento melodico. La tela è per lui lo "spartito" di un
pentagramma in cui il colore dà forma al concetto.