E’
Angelica Sepe la vincitrice del Premio Penisola Sorrentina Arturo
Esposito per la sezione dedicata alla Canzone Napoletana. L’artista,
autentica ambasciatrice delle sonorità mediterranee nel mondo, ha
ritirato il prestigioso riconoscimento presso Villa Fondi di Piano
di Sorrento.
Il premio, giunto alla sua
tredicesima edizione, può essere considerato un festival di cultura
e spettacolo promosso con il patrocinio del Senato e della
Presidenza del Consiglio dei Ministri con la direzione artistica di
Mario Esposito. Vincitori delle altre sezioni sono stati Paolo
Ruffilli ed Imperia Tognacci (poesia), Eugenio Bennato (musica)e
Francesco Scalabrino. Un premio speciale è andato al cantautore
Roberto Vecchioni.
Le schede dei premiati sono curate
dal Master di Giornalismo dell'Istituto Universitario Suor Orsola
Benincasa diretto da Paolo Mieli.
"Era de Maggio", Passione", Maria
Maria", "Scalinatella", "Spingule frangesa", "Canzone appassionata",
" Monastero‘e Santa Chiara", "Anema e core, "Miezz’’o ggrano", "Tammurriata
nera", "Reginella", "Guaglione","’O surdato nnammurato", Terra mia",
"Senza Voce", sono solo alcuni dei mitici e immortali brani della
Canzone Popolare Napoletana che compongono il Recital in due tempi
"Voce in Viaggio", di cui è protagonista Angelica Sepe, allieva e
pupilla di Roberto Murolo. La cantautrice, nota in tutto il mondo,
ha tenuto concerti a New York, Washington, Montreal, Toronto, Cuba,
San Paolo, Buenos Aires, Tokio, Osaka, Hiroshima, Taiwan, Cipro,
Bruxelles, Liegi, Varsavia, Stoccolma, Casablanca, Damasco, Aleppo,
Madrid, Lisbona, Parigi, Londra, Zurigo, Monaco, Dublino, Pretoria,
Tel Aviv e Gerusalemme, contribuendo a diffondere
internazionalmente, anche attraverso la rete degli Istituti di
Cultura Italiani, il patrimonio artistico del proprio Paese.
La musica diventa una realtà che
consente di comunicare, di esprimere sé stessi, i diversi sentimenti
e momenti della propria vita e della propria anima. Angelica porta
nella sua voce i segni inconfondibili di una tradizione, una
tradizione capace di rinnovarsi e di incrociarsi con diverse
ispirazioni e contaminazioni, dei suoi viaggi ha conservato le
diversità, della sua terra i profumi, i colori, i rumori e le
immagini. La musica s’ispira alle radici della terra, riscoprendone
passioni ed entusiasmi, l’uso fedele di antichi strumenti musicali
si intreccia con nuove idee interpretative in un incontro azzardato
e cosciente di molteplici espressioni vocali e sonore del mondo
intero.
Lo spettacolo "Voce in Viaggio"si
differenzia da tutte le precedenti performance della Sepe per
l’utilizzo di proiezioni fotografiche e cinematografiche che
arricchiscono e commentano l’esecuzione, coinvolgendo ancora di più
lo spettatore e
costituendo una "colonna visiva" che
accompagna quella "sonora" dell’orchestra e della voce della
cantante. Il ricavato dello spettacolo del 29 settembre scorso è
stato interamente devoluto alla Fondazione Cuore Immacolato di Maria
Rifugio delle anime di Paravati di Vibo Valentia. L'Associazione,
fondata da Natuzza Evolo, tende alla realizzazione di opere
assistenziali a favore dei giovani, dei portatori di handicap, delle
persone anziane e di quanti si trovino in stato di bisogno.
Senza finalità di lucro, vuole creare in Paravati un Centro
Polifunzionale di ospitalità, una grande chiesa che avrà una
capienza di 3 mila posti a sedere, preceduta da un piazzale a forma
di cuore aperto, in grado di contenere fino a 15 mila persone.
Angelica sul palco ha generato una
forza sorprendente, una capacità irresistibile di catturare
l'attenzione del pubblico e tenerla in pugno per due ore, nei suoi
tumultuosi e appassionanti racconti melodici.
La sua voce intensa, valorizzata da
arrangiamenti di ispirazione etno-jazz, è accompagnata da 5 virtuosi
compagni di viaggio.
Ma Angelica Sepe non è solo una
miscela unica di talento naturale e di raffinata maestria vocale, ma
anche la voce calda della Solidarietà, degli "Eroi senza voce".
Il suo impegno sociale è iniziato nel
1999, con il brano "Ma si tu staje cu’ mme" da lei scritto con
contaminazioni arabe, che è subito diventato il leit motiv di una
campagna sociale studiata per sensibilizzare l’opinione pubblica
alla cultura dell’accoglienza.
Tra il 2000 e il 2007 la sua voce
arriverà a Damasco, Beirut , NaKura , Gerusalemme e Tel Aviv con i
contingenti di Pace delle Nazioni Unite, in Kossovo, in Irak.
In occasione del 25° anniversario del
Pontificato di Papa Giovanni Paolo II, Angelica Sepe è stata
invitata a proporre una sua personale ed intensa interpretazione
della "Ave Maria" di Gounot, da lei risolta in un’accorata
invocazione alla Madre di Gesù, a nome di tutti gli "Artisti del
mondo", affinché sia Lei ad accendere, da "quei luoghi" e proprio in
questa "speciale ricorrenza", una scintilla di speranza per la Pace.
Un’intima interpretazione di Angelica
è stata recentemente dedicata a Madre Teresa di Calcutta, Le porte
della Verità, appoggiata su suggestive immagini tratte dalla vita
"operosa e pubblica" della "Beata", gentilmente offerte dal
Vaticano.
Portavoce di pace, di dialogo, di
solidarietà, sempre fedele alla sua tradizione musicale, Angelica
Sepe si impegna ad approfondire, praticare e diffondere la cultura
della non violenza, del rispetto delle scelte individuali, dei
valori umani e civili, della libertà, della verità, della giustizia,
del dialogo e della solidarietà tra i popoli. Il suo più recente
lavoro, "Lacrime al sole", è dedicato al problema della fame nel
mondo. "Le lacrime sono come impronte digitali", spiega. "I grandi
viaggiatori dicono spesso che ovunque sulla terra si ride e si
piange per le stesse cose fondamentali a dispetto della cultura e
dell’etnos. Ognuno di noi è geloso del suo pianto". La campagna
"Lacrime al Sole" è rivolta soprattutto alle donne, che oggi
rappresentano per l’organizzazione umanitaria PAM la miglior
garanzia di distribuzione degli aiuti alimentari nei paesi dove
ancora si muore di fame. Braccio operativo per gli aiuti alimentari
delle Nazioni Unite, il PAM interviene in oltre 80 paesi,
raggiungendo una media di 90 milioni di persone affamate ogni anno.
Nella foto Angelica Sepe è ritratta
con Vittorio Squillante, storico manager del cinema.