HomeSpecchio RomanoPubblicazioniSiti amiciMotore di ricercaAudio & VideoSpigolature Pagine PDF

 

Una grande festa a Roma per l’artista lucano

La pittura segreta di Mauro Masi

Si è svolto, presso la sede dell'Associazione Lucani a Roma di via Nizza, un incontro culturale dedicato all’arte del maestro Mauro Masi, pittore lucano da molti anni attivo nella Capitale. Dopo una breve e coinvolgente conferenza dedicata alla sua opera, con interventi del critico d’arte Giuseppe Appella, del giornalista Giovannino Russo e del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, Mauro Masi, dalla parola sempre ironica e brillante, ha salutato il numeroso pubblico in sala e ricordato alcuni momenti salienti della sua carriera. "Mauro Masi è un pittore segreto" - ha sottolineato Appella – "che dalla strada tracciata da Van Gogh è andato ben oltre i risultati degli altri pittori lucani". Il critico ha anche sottolineato la necessità di una mostra antologica sull’opera di questo artista schivo e dal forte sentimento morale che, negli anni, è stato vicino a molti poeti, intellettuali e artisti.

Nato a Potenza il 6 dicembre 1920, Mauro Masi ha cominciato a dipingere fin da bambino. Dopo gli studi classici, nel dicembre del 1939, ha partecipato alla sua prima mostra collettiva con un gruppo di pastelli. Le sue tele cominciano da allora a esplorare i colori e le forme del paesaggio lucano che resta, a tutt’oggi, materia della sua costante ricerca artistica. Dopo i tragici anni della guerra e la prigionia, come militare, in Polonia e in Germania, Masi ha consolidato il suo fecondo sodalizio con un gruppo di pittori lucani: Giocoli, Pergola e Remigio Claps. Insegnante di francese alle scuole medie, negli anni Sessanta si trasferisce a Napoli. L’impatto con questa città lo porta a riflettere sul lavoro nelle acciaierie e sugli aspetti caotici del traffico e dalla metropoli. Giunto a Roma nel 1969, continua a rappresentare nei suoi quadri la vita cittadina, in particolare le dimensioni del centro, della periferia e dei cantieri, non dimenticando, grazie ai periodici soggiorni in terra lucana, di annotare le trasformazioni in atto nella società contadina.

Nel corso della serata, il pubblico ha potuto ammirare alcuni dei suoi lavori, riflessioni pittoriche che con una semplicità lontana da sciocchi e vuoti intellettualismi si inoltra nel profondo rapporto che unisce l’essenza dell’uomo alla madre terra e il paesaggio alla vita, nell’evolversi perpetuo delle stagioni.

di Annalisa Venditti

 

WWW.SPECCHIOROMANO.IT - Rivista telematica di Cultura
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 224 / 2013 del 25 settembre 2013
Copyright 2003-2022 © Specchio Romano  - webmaster Alessandro Venditti

Contatore siti