Prende il nome da un tesoro tardo antico

Via di Monte Polacco

di Annalisa Venditti

 

Nel cuore del Rione Esquilino, a destra della chiesa dei Santi Anna e Gioacchino, proprio all’inizio di via in Selci, c’è una rampa di scale dal curioso nome di via del Monte Polacco. Per scoprire l’origine del toponimo bisogna risalire al 1744, quando nel convento annesso alla chiesa fu scoperto uno straordinario tesoro di sculture, argenterie e oreficerie della seconda metà del IV secolo d.C., andato poi disperso in varie collezioni.

Era il sontuoso corredo nuziale appartenuto a due giovani cristiani, Secundus e Proiecta, della famiglia degli Aproniani. I loro nomi sono incisi anche sullo splendido cofanetto in argento, decorato a sbalzo e dorato, oggi al British Museum di Londra, che doveva contenere oggetti da toilette. Per una volta, quindi, non ci sono dubbi sull’identità dei proprietari. Eppure il popolino ha dato vita a una strana leggenda secondo la quale i preziosi oggetti sarebbero appartenuti a un fantomatico re polacco, il cui ricordo ha finito per dare il nome alla scalinata. L’argomento sarà approfondito a "Questa è Roma!", la trasmissione ideata e condotta da Maria Pia Partisani, in onda ogni domenica mattina, dalle 9.30 alle 10.30, su Nuova Spazio Radio (88.150 MHz).

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