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Le scacchiere erano di legno, ma potevano anche essere improvvisate per strada

I giochi da tavola nell’antica Roma

di Annalisa Venditti

 

Gli antichi romani amavano i giochi da tavola: le "tabulae lusoriae", come le chiamavano a quel tempo. Il più popolare tra i passatempi era il "ludus latrunculorum", il "gioco dei soldati", che consisteva in una scacchiera molto simile a quella della nostra dama, suddivisa da linee orizzontali e verticali su cui due giocatori muovevano sedici pedine chiamate "calculi" o "milites". Pur non essendo pervenute sino ai nostri giorni le regole precise del gioco, sappiamo che l’obiettivo era quello di "impossessarsi" del maggior numero di pedine dell’avversario. Le tabulae lusoriae potevano essere di legno, oppure - e capitava spesso – venivano improvvisate in strada. Lo testimoniano numerosi ritrovamenti, uno anche sui gradini della Basilica Iulia del Foro Romano. Una grossa pietra circolare, un pezzo di marmo probabilmente sottratto ad una tomba romana della via Salaria e oggi nella piazza Lauretana della cittadina di Toffia, in provincia di Rieti, riporta incisi sulla sua superficie i segni di due antiche scacchiere. Forse è giunta fino a noi perché, una volta sistemata nella piazza, veniva usata dagli abitanti di Toffia – a causa del suo buon suono – per battervi le monete e controllarne l’autenticità.

Le pedine delle tavole da gioco, d’osso o di vetro colorato, potevano avere diverse forme. Nel Satyricon di Petronio il ricco Trimalcione sfoggia splendide pedine d’oro e d’argento. Un altro passatempo molto diffuso era il "ludus XII scriptorum", il "gioco dei dodici punti". La tavola da gioco era suddivisa in tre colonne, ciascuna suddivisa in dodici caselle. I due giocatori possedevano dodici pedine. Per avanzare o indietreggiare bisognava tirare i dadi. Chi capitava sulla casella occupata da un altro giocatore scacciava quest’ultimo, costretto a iniziare da capo il suo percorso. Le tavole del "gioco dei dodici punti" recavano spesso immagini o frasi che alludevano al passatempo, come: "victus lebate, luder nescis. Daluso rilocum", ovvero "sconfitto alzati, non sai giocare. Lascia il posto a un vero giocatore!". Alcune espressioni esprimevano la felicità e la spensieratezza insite in un buon divertimento: "venari, lavari, ludere, ridere: hoc est vivere", "andare a caccia, fare il bagno, giocare, ridere: questo è vivere".

Degli antichi giochi da tavola si continuerà a parlare a "Questa è Roma!", la trasmissione ideata e condotta da Maria Pia Partisani, in onda ogni domenica mattina, dalle 9.30 alle 10.30, su Nuova Spazio Radio (88.150 MHz).

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