La bellezza femminile nell’antico Egitto

Fascino e seduzione dalla terra del Nilo al Palazzo Reale di Milano

 

 

 

di Annalisa Venditti

"...La bocca della mia sorella è un bocciolo di loto. Quando la bacio e le sue labbra sono aperte io mi sento ebbro senza aver toccato birra..."

Recita così un canto d’amore dell’Antico Egitto. Uno dei tanti inni alla bellezza che il popolo dei Faraoni intonava a elogio del fascino e della seduzione femminile. Amavano i belletti e si dedicavano alla cura del proprio corpo le donne del Nilo e perché la pelle fosse "luminosa e perfetta come la stella sorgente all’inizio dell’anno" ricorrevano a prodigiosi rimedi naturali. "Il colorito splendente seduce con lo sguardo" era il loro motto. Un’interessante mostra, visitabile a Milano nelle sale di Palazzo Reale fino al prossimo 9 aprile, racconta "La Bellezza Femminile nell'Antico Egitto" con un percorso espositivo in cui la donna egizia si scopre nelle sue vesti di regina, sacerdotessa, moglie, amante e dea. Promossa dal Centro Studi di Aboca Museum, in collaborazione con il Museo Egizio di Firenze e l’Università di Pisa, l’esposizione è stata realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Più di cento preziosi oggetti testimoniano l’importanza che la bellezza aveva nell’antico Egitto. Quello che viene proposto al visitatore è un viaggio attraverso il profumato e millenario mondo degli oli, delle essenze e degli unguenti più elaborati. "...Io sono per te come un giardino che ho piantato di fiori di ogni erba dal dolce profumo..." afferma un altro seducente canto d’amore. Un’intera sezione della mostra è riservata al procedimento di estrazione dei profumi e al loro utilizzo nella vita quotidiana. Un’altra parte alle creme, alla depilazione e al tatuaggio. Tra le cure maggiori, come testimoniato dalle antiche pitture, era il trucco degli occhi. Ma non solo. Nel "beauty-case" delle donne egiziane non mancavano rossetti, ciprie, fondotinta e specchi.

Ottimo strumento per orientarsi in questo percorso è il bel catalogo edito dalla Aboca Museum in occasione della mostra e curato da Bresciani, Guidotti, Menghini, Piagiotti e Silvano ("La bellezza femminile nell’antico Egitto, 221 pagine, illustrazioni a colori).

Contro le macchie della pelle, in un papiro, era proposto il seguente rimedio: "polpa del frutto dell’albero kesebet, mescolare con ocra rossa e applicare molto spesso sul viso per due volte". La cura dei capelli è documentata dall’uso di parrucche, pettini, spilloni, sostanze coloranti e ricette contro la caduta e l’invecchiamento.

Nell’ultima sezione, in cui sono presentate maschere funerarie e sarcofagi, la bellezza diventa arte e idealizzazione: "il mio desiderio è il cosmetico dei miei occhi", recita lusinghiero un canto d’amore, perché "il vederti è lo splendore dei miei occhi".

Alla bellezza nell’antico Egitto verrà dedicata l’Intervista possibile di "Questa è Roma!", la trasmissione ideata e condotta da Maria Pia Partisani, in onda ogni sabato mattina dalle ore 11 alle 12 su Nuova Spazio Radio (88.150 MHz).

 

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