Homepage  Specchio Romano Chi Siamo Grandi Mostre Le pagine in PDF Gli Articoli Specchio Etrusco Link & Banner Audio & Video Email

 

Nell’Ottocento la zona fu teatro delle feste di Carnevale degli artisti

La torre e le grotte di Cervara

 

di Annalisa Venditti

Dopo la tappa a Tor de’ Schiavi, le ottocentesche feste di carnevale degli artisti della "Società di Ponte Mollo" riprendevano il cammino alla volta di Tor Cervara e delle sue Grotte, in realtà antiche cave di tufo e pozzolana ormai in abbandono, vasti antri di pittoresca bellezza, che con la magia delle loro penombre assicuravano sicuro successo alle feste stesse. Appena arrivato, lo sgangherato esercito in maschera scendeva dal cavallo o dall’asino e conduceva gli animali nelle grotte adibite a stalla. Il vano più grande costituiva la sala per il lauto pranzo, naturalmente innaffiato da abbondanti libagioni e condito da battute sagaci, brindisi e acclamazioni, cui rispondevano in coro le migliaia di spettatori che pranzavano sull’erba delle colline circostanti. Alcune fotografie databili al 1890 circa testimoniano le ultime edizioni della festa, immortalando il pranzo, il ballo, lo scoppio a salve del cannone e un finto duello, in cui i contendenti incrociano enormi spadoni di legno.

Oggi la selvaggia, incontaminata bellezza dei luoghi è stata in parte raggiunta dall’urbanizzazione, ma la medioevale Tor Cervara, risalente al XIII secolo, esiste ancora, come il Casale in cui è inserita, adibito a casa di cura. Il nome del fortilizio è certamente derivato dai cervi che si trovavano in abbondanza nel luogo, come del resto quello del vicino castello della Cervelletta, con l’adiacente torre duecentesca che costituiva una vedetta sulla via Casilina Vecchia e, insieme a Tor Cervara, fu incorporata nel borgo costruito da Scipione Borghese nel 1628. La torre della Cervelletta, a pianta rettangolare per 30 metri di altezza, è scandita da feritoie e fori e coronata da una merlatura guelfa. La sua funzione di vedetta è confermata da anelli marmorei che dovevano sostenere le fiaccole per le segnalazioni luminose. Sul lato sud-ovest, accanto ad una finestrella murata, si nota una latrina aggettante, mentre sul lato nord-est si apre una porticina.

A Tor Cervara, in due diversi ipogei, nel dicembre del 2005 sono stati trovati alcuni sarcofagi romani ancora intatti. Il più riccamente decorato presenta agli angoli quattro teste leonine e sul coperchio la raffigurazione di due coniugi sdraiati. E’ possibile ammirarlo, fino al prossimo 9 aprile, alla mostra "Memorie dal Sottosuolo", alle Olearie Papali, in piazza della Repubblica 12.

Di Tor Cervara e delle sue ottocentesche feste di Carnevale si parlerà nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma!", la trasmissione ideata e condotta da Maria Pia Partisani, in onda ogni sabato mattina dalle ore 11 alle 12 su Nuova Spazio Radio (88.150 MHz).

 

© 2003 - Grafica e layout  sono di esclusiva proprietà di www.specchioromano.it

WWW.SPECCHIOROMANO.IT - Rivista telematica di Cultura
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 224 / 2013 del 25 settembre 2013
Copyright 2003-2021 © Specchio Romano  - webmaster Alessandro Venditti

Contatore siti