La
sera del 16 dicembre 1804, durante la grande festa data da Napoleone e
Giuseppina per festeggiare la solenne incoronazione imperiale a Notre Dame,
venivano fatti partire dalla piazza antistante l’Hotel de la Ville a Parigi,
alla presenza di una grande folla meravigliata e osannante, sei palloni
aerostatici realizzati da Jacques Garnerin. Il più grande di questi era costato
la bella somma di 23.500 franchi. Portava appesi cinquemila lampioncini ed era
sormontato dalla corona con l’aquila imperiale. Tutt’intorno girava una fascia
con scritto, a lettere d’oro: "25 Frimaio, anno XIII, Parigi, Imperatore
Napoleone I incoronato da Sua Santità Pio VII". Il pallone, sospinto dal vento
viaggiò per 22 ore, giungendo fino a Roma, cosa che il superstizioso Napoleone
avrebbe considerato un segno del suo fulgido destino imperiale. Peccato che,
sulla Cassia, l’aerostato avesse rischiato la collisione con i ruderi della
cosiddetta Tomba di Nerone, lasciandovi addirittura appesi la corona e l’aquila.
Tale particolare provocò un diluvio di satire ed epigrammi, legati al fatto che
il simbolo del potere napoleonico fosse andato proprio a ornare il sepolcro del
più vituperato tiranno della storia. In ogni caso, ripresa momentaneamente
quota, il pallone raggiunse le rive del lago di Bracciano, dove si andò a
impigliare tra gli alberi.
Gli uomini del marchese Giovanni
Torlonia, duca di Bracciano, andarono a recuperare il relitto. Questo, però, si
trovava sul terreno di Anguillara, e il duca di Mondragone ne rivendicava il
possesso. Ne nacque una contesa che sarebbe andata avanti per un bel pezzo, se
non fosse stata bruscamente interrotta da Pio VII. Il pontefice, infatti,
sequestrò il pallone e lo fece portare nella Floreria Vaticana.
Dopo vari spostamenti, il pallone
ha fatto definitivo ritorno a Bracciano: nel 1977 è stato donato da Paolo VI al
Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, dove è ancora
conservato.
Del curioso episodio si parlerà a
"Questa è Roma!", la trasmissione ideata e condotta da Maria Pia Partisani, in
onda ogni domenica mattina, dalle 9.30 alle 10.30, su Nuova Spazio Radio (88.150
MHz).