Dalla Sonzogno un mazzo di Tarocchi illustrati con disegni del Maestro Misteriose carte di Leonardo da Vinci
Cosa c’entrano i tarocchi con i disegni di Leonardo Da Vinci? E’ questa la prima domanda che viene alla mente sfogliando un curioso volume di poche pagine, recentemente uscito per i tipi della Sonzogno Editore: “I tarocchi di Leonardo” di Caitlin Matthews. Forse che il Genio del Rinascimento abbia studiato, tra i suoi mille progetti, anche un sistema di lettura delle carte magiche? Questo il secondo interrogativo a sopraggiungere, dopo che nel bel cofanetto che racchiude il volume (143 pagine, 21,90 euro) ti accorgi che ci sono anche loro, i tarocchi. Niente di tutto ciò. Come viene spiegato sul retro della scatola: “le illustrazioni di questo straordinario mazzo di tarocchi sono tratte dai quaderni di appunti, dai disegni e dagli scritti di Leonardo da Vinci, il genio del Rinascimento che ebbe una visione profetica delle ‘cose a venire’. Accostandoti ad alcuni dei più grandi temi affrontati da Leonardo – l’Uomo vitruviano, la sezione aurea, il rapporto fra causa ed effetto – potrai trovare risposta alle tue domande. Poi, interpretando le carte, imparerai a creare combinazioni uniche che ti aiuteranno a comprendere il mistero dell’anima”. Insomma Caitlin Matthews si è ispirato ad alcuni capolavori del Maestro per costruire un sistema alternativo a quello della convenzionale lettura dei tarocchi. E sono davvero belle le carte di questo mazzo magico, considerando che ad adornale sono l’Autoritratto del Maestro, lo studio della Gioconda, quello per l’Eracle e il leone Nemeo, la Fanciulla che indica qualcosa in lontananza, la testa di Cristo preparatoria al Cenacolo, l’Allegoria dell’ermellino, il progetto per un carro semovente, solo per citarne alcune. “Durante la stesura di questo libro – spiega introducendo il volume - nel gennaio 2005, nel corso dei lavori di restauro dell’ampia basilica della SS. Annunziata a Firenze fu rinvenuta una stanza nascosta. La stanza era nientemeno che lo studio perduto di Leonardo da Vinci, completamente affrescato. L’incredibile scoperta arrivò proprio nel vivo del fenomeno Codice da Vinci, che ha avvinto il mondo intero, e accrebbe l’entusiasmo generale. Poiché Leonardo considerava con disprezzo, alla stregua di menzogne, quello che gli appariva come negromanzia e alchimia, non ci è dato sapere cosa avrebbe pensato di tutto ciò. Preso in un vortice di speculazione esoterica, Leonardo rimase come al solito distaccato, molto più interessato ai misteri del cosmo che ai Templari o al santo Graal. E allora perché un mazzo di tarocchi ispirati a Leonardo da Vinci? A mio modo di vedere, i tarocchi non sono un metodo per predire la sorte, bensì un modo per prepararsi all’immediato futuro, investigando le circostanze presenti. Con l’aiuto della sua arte inestimabile e della sua mente indagatrice, questi tarocchi intendono offrire una sorta di manuale per la vita: una galleria d’arte tascabile nonché uno strumento per solcare il mare della vostra esistenza con la debita considerazione per il macrocosmo di cui siamo parte”.
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