Completamente restaurato, diventerà uno spazio museale Il Casino Nobile di Villa Torlonia
Nel 1797 Giovanni Torlonia acquistava una vigna sulla via Nomentana un tempo di proprietà dei Colonna e commissionava, a Giuseppe Valadier la sistemazione del giardino e l’ampliamento del Casino Nobile, l’edificio principale dell’intero complesso. Una trentina di anni dopo, nel 1830, fu Alessandro Torlonia, figlio di Giovanni, a incaricare un altro architetto, Giovan Battista Caretti (1803 – 1878), di ristrutturare la Villa; sul prospetto nord prospiciente la via Nomentana fu aggiunto, per dare nobiltà e monumentalità all’insieme, il grandioso pronao ionico, di gusto palladiano, costituito da un atrio sovrastato da una loggia con dieci colonne ioniche di ordine gigante. Il timpano che fa da coronamento è decorato da un rilievo di Rinaldo Rinaldi, con il "Ritorno di Bacco dalla conquista delle Indie". Sempre al Caretti si devono i due porticati dorici sui fianchi, terminanti con due elementi semicircolari. Sontuosa fu la decorazione degli interni, che può essere considerata un’antologia della pittura purista. Dal 1925, il Casino Nobile divenne la residenza di Benito Mussolini, che vi fece costruire due bunker interrati, uno anti-gas e uno anti-aereo. Tra il 1944 ed il 1947, la villa fu requisita dal Comando Anglo-Americano e, purtroppo, in questo breve periodo vennero procurati molti danni sia agli edifici che al Parco. Da allora la villa è rimasta in abbandono fino alla fine degli anni Settanta, quando fu acquistata dal Comune di Roma, che cercò di arginare il degrado della struttura. Le murature, i solai, ed anche le fondazioni presentavano segni di cedimento. All’inizio dei lavori, gran parte della decorazione architettonica esterna, come le cornici e le lesene, era fatiscente; gli infissi e le persiane versavano in condizioni precarie. All’interno dell’edificio, gli apparati decorativi erano in decadenza: molte pitture, i gessi e le cornici, mostravano immense lacune. Dopo un ingente lavoro di restauro sostenuto dall’Assessorato capitolino alle Politiche Culturali, Sovraintendenza ai Beni Culturali – Direzione Edilizia Monumentale, il Casino Nobile è tornato ai suoi antichi splendori, dopo la Casina delle Civette e il Casino dei Principi. Al termine dei lavori di allestimento, il Casino Nobile ospiterà il "Museo della Villa", con i mobili e le sculture della collezione Torlonia. Nella sala al pianterreno sarà conservata la "memoria" della Villa, grazie ai documenti che testimoniano la sua storia, dall’epoca sfarzosa dei Torlonia ai recenti restauri, comprendendo gli anni del fascismo in cui fu residenza di Benito Mussolini. All’ultimo piano, dedicato alla Scuola Romana, troveranno posto opere dei più rappresentativi artisti operanti a Roma nella prima metà del XX secolo. Nel corso dei restauri è stata ritrovata una sala circolare fatta costruire da Alessandro Torlonia, completamente interrata nelle immediate vicinanze del Casino, affrescata come una tomba etrusca, inesplorata fino ad oggi.
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