All’ingresso della Sala del Consiglio

La statua di Dioniso di Palazzo Valentini

 

di Cinzia Dal Maso

All’ingresso della Sala del Consiglio di Palazzo Valentini, a sinistra della statua di Ermafrodito appartenuta al Cavaceppi, si possono ammirare le forme morbide e quasi femminee di una scultura raffigurante Dioniso, bellissima divinità della vegetazione e dell’ebbrezza. La statua, alta m. 1,43, è in marmo greco. Il dio è presentato come un giovane completamente nudo, con il braccio sinistro poggiato a un tronco ornato da alcuni grappoli d’uva. Nella mano regge un piccolo vaso per il vino, mentre l’arto destro, piegato, è spezzato a metà dell’avambraccio. Il bel volto, dolce e assorto, è incorniciato da una ghirlanda di pampini. La lunga capigliatura, trattenuta sulla fronte da un nastro, è raccolta sulla nuca e scende sul petto in ciocche ondulate. Le figura sinuosa e la morbidezza dell’incarnato fanno pensare a una copia romana di un’opera di Prassitele o della sua scuola.


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