Fu inaugurata il 28 ottobre 1928 dopo 260 giorni di lavori Veri tempi da record per la Via del Mare Furono ingaggiati 1200 operai per la realizzazione della prima autostrada europea senza pedaggio e illuminata per tutto il suo percorso
di Antonio Venditti Dopo vari studi il progetto definitivo per la costruzione della Via del Mare scaturì a seguito del sopralluogo sulla Via Ostiense effettuato dal Capo del Governo, Benito Mussolini, il 15 settembre 1927. Difatti, il primo ottobre dello stesso anno iniziavano i grandi lavori per la costruzione dell’arteria che collegava direttamente Roma a Ostia. Il progetto prevedeva tre sedi stradali, di cui una centrale automobilistica larga m. 14 e due carrabili laterali larghe circa m. 8. I lavori, affidati all’Impresa "La Strada", presero l’avvio da Ostia verso Roma con l’impiego di ben 1200 operai, che alloggiarono lungo la campagna in baraccamenti con tutti gli impianti necessari. Vennero utilizzati frantoi, escavatori, compressori e messi in opera circa km. 16 di binari per ferrovia "Decauville". Per il nuovo tracciato furono espropriati mq. 470.000 di terreno e demoliti 7 fabbricati. Il volume totale delle terre trasportate per lo scavo di trincee e formazioni di rilevati arrivò a mc. 550.000. Per la costruzione della massicciata stradale vennero utilizzati mc. 77.000 di pietra tufo, per l’imbrecciatura della nuova strada e il riadattamento della vecchia sede furono impiegati mc. 110.000 di pietrisco siliceo. Lungo il tracciato furono costruiti tre ponti in cemento armato di m. 14 di luce ed uno di m. 5, mentre cinque furono costruiti in muratura insieme ad altri 45 manufatti minori. Il volume complessivo delle murature per sostegno e dei vari manufatti raggiunse mc. 50.000. I lavori, che si svolsero senza sosta, incontrarono notevoli difficoltà per l’eccezionale periodo di piogge che causò la sospensione delle opere per 109 giornate e danni nelle zone ove erano stati eseguiti rilevati di terreno. Inoltre le piene eccezionali e persistenti dettero luogo ad una nuova sospensione dei lavori per 20 giorni ai ponti di Malafede e Mezzocammino e di 35 al ponte di Tor di Valle. Al ritardo dovuto al cattivo tempo si aggiunse anche quello per la preparazione del circuito automobilistico e lo svolgimento delle gare nel suo interno. Fu necessario provvedere al ripristino o alla ricostruzione di antichi manufatti di interesse storico, alcuni dei quali furono scoperti durante i lavori di sterro: altri, trovandosi sulla sede stradale, furono abbattuti per essere poi ricostruiti. Per la sede automobilistica centrale fu scelto il tracciato più adatto per i mezzi rapidi, di conseguenza fu necessario scavare grandi trincee e eseguire rilevati importanti, a seconda dell’altimetria del terreno. Le due sedi laterali furono riservate al transito ordinario e al servizio agricolo dei fondi circostanti. Ne risultò che la sede automobilistica centrale fu completamente indipendente da quelle laterali, collegate fra loro da sottopassaggi e cavalcavia. L’antica via Ostiense venne abbandonata in prossimità del suo andamento planimetrico ed altimetrico irregolare, laddove presentava curve strette e insufficienza della sezione, a volte di soli 5 metri. Alla fine la Via del Mare risultò avere uno sviluppo totale di km. 23, svolgendosi per la maggior parte su lunghi rettifili, mentre le poche curve presentarono un raggio minimo di m. 500. Le pendenze risultarono modeste, soltanto in un breve tratto si raggiunse il 3,20 per cento. La Via del Mare - e ciò costituì la novità di rilievo - fu illuminata in tutto il suo percorso con un sistema speciale per evitare al guidatore l’abbagliamento dalla fonte luminosa. Il 28 ottobre 1928 la Via del Mare, la prima autostrada d’Europa gratuita, "costruita con un vero miracolo di rapidità", venne inaugurata da Mussolini. Appena due anni prima il Lido di Ostia era divenuto il XIII rione di Roma. Presentava un agglomerato di piccole case, villini, anche signorili, improvvisate osterie, pensioni, piccoli alberghi, offrendo un certo numero di stabilimenti con cabine, che costituivano, ogni domenica, il punto di aggregazione per migliaia di bagnanti. |
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