L’Istituto Austriaco di Studi Storici a Valle Giulia Un insigne studioso, Ludovico Pastor, lo diresse per molti anni di Antonio VendittiL’Istituto Austriaco di Studi Storici, attualmente compreso nell’Istituto Austriaco di Cultura, in viale Bruno Buozzi, 111, in origine aveva sede in via della Croce. Fu fondato nel 1881, per iniziativa di Theodor von Sickel, subito dopo l’apertura dell’Archivio Vaticano alle ricerche per il reperimento nei fondi di notizie sulla storia bassomedievale austriaca. La pubblicazione dei risultati scientifici dell’Istituto fu posta sotto il patrocinio dell’Imperiale Accademia Austriaca delle Scienze. Successivamente al 1891 fu diretto per molti anni dall’insigne studioso Ludovico Pastor, autore del "Nuntiatur beritchte aus Deuschland, Korrespondenz der Conzilslegaten von Trient, Geschichte der Papaste", la monumentale "Storia dei Papi", portata a termine nelle schede dal suo successore nella direzione dell’Istituto, Ignazio Filippo Dengel. Nelle finalità dell’Istituto furono comprese le ricerche di Storia dell’arte negli archivi e nelle biblioteche del Vaticano - ma anche sulle "Nunziature" nei paesi di lingua germanica - e del Regno d’Italia, concernenti le relazioni tra Roma e i paesi dell’Austria. Qui furono accolti gli stipendiati dell’Accademia dell’Arte di Vienna. Per iniziativa dello storico d’arte viennese Max Dvorak e del Pastor fu fondata una collezione di "Fonti per lo studio delle arti barocche in Roma", che comprese materiale sul tempo di Urbano VIII (1623-44), raccolte da Oskar Pollak. Fra le molte e voluminose pubblicazioni, apparse nell’arco di mezzo secolo di attività, sono da ricordare il "Liber Diurnur", il "Privilegio di Ottone I" per la Chiesa Romana dal 962, "Der Palazzo Venezia in Roma, Quellenschrifte für Geschichte der Barock kunst in Roma", "Geographie des Claudius Ptolomaeus". A seguito della convenzione del febbraio 1935 - un accordo culturale fra l’Italia e l’Austria - l’Istituto fu assorbito, come "Sezione per gli studi storici", dall’Istituto Austriaco di Cultura, per la cui nuova sede, prevista nella zona di Valle Giulia, il Governo Italiano donò all’Austria un terreno demaniale, autorizzando l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni a concedere, per il finanziamento della costruzione, un mutuo di favore. L’Istituto dal 1° gennaio 1982 ha assunto la denominazione di "Istituto Storico presso l’Istituto Austriaco di Cultura a Roma". Dal 1991 il finanziamento per le attività dipende direttamente dal Ministero Federale della Scienza e della Ricerca austriaco, mentre la direzione scientifica rimane di competenza dell’Accademia Austriaca delle Scienze. Il campo di ricerca e studio dell’Istituto è rivolto nel senso più ampio all’ambito storico - dall’antichità sino all’epoca moderna - alla storia dell’arte e a quella della musica. Annualmente viene edita la rivista "Römische Historische Mitteilungen" e una serie di pubblicazioni in varie collane. Prosegue l’offerta annuale di ospitalità a borsisti nei campi di studio di competenza dell’Istituto. |
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