Ma chi sei, Cacini? Attore di varietà, celebre per le battute con la platea Sbruffone, pieno di sé e veloce nella battuta pesante: così si presentava al
pubblico ben poco raffinato dei teatrini sporchi e fumosi della Roma di inizio
secolo, Gustavo Cacini. Era un vero e proprio “bullo”, un comico che, per
lavoro, esercizio ed indole era tra i pochi in grado di resistere ai feroci
attacchi degli spettatori, che al tempo non risparmiavano insulti e provocazioni
pesantissime. Questa dote fece la sua fortuna e ne consegnò il nome alla storia. Ancor oggi per “smontare” gli attaccabrighe, si dice, sorridendo: “ma chi sei, Cacini?” Celebri restano le sue sboccate canzonette, piene di doppi sensi e di facile presa, come: “Oh che frutto saporito è la banana, o che frutto delizioso è la banana, la banana fa ingrassar…” Sembra che il comico riuscisse a guadagnare una discreta somma di denaro, dopo aver dimostrato in tribunale che il ritornello “Faccetta nera, bell’abissina, aspetta e spera che già l’ora si avvicina ...” di Ruccione era stato letteralmente copiato dalla sua “La vita è comica presa sul serio, perciò prendiamola come la va…” |
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