Le origini della festa più cara ai cristiani

Nella catacomba di Priscilla la più antica immagine della Natività

 

di Annalisa Venditti

La prima attestazione del Natale è contenuta nel più antico calendario della Chiesa di Roma, il Cronografo romano del 354. “Il 25 dicembre – riporta il documento - nacque Cristo a Betlemme di Giudea”. L’istituzione della festa non dovette essere di molto anteriore, poiché almeno per i primissimi anni del Cristianesimo non abbiamo echi della sua celebrazione.
La data scelta, il 25 dicembre, non trova fondamento nella tradizione apostolica: i Vangeli tramandano solamente la miracolosa nascita del Redentore, senza fornire indicazioni precise sul periodo dell’anno. Furono gli scrittori cristiani a porsi, ben presto, il problema. Secondo alcuni studiosi, la data sarebbe il risultato di un computo basato sul ciclo pasquale: essendo in Cristo tutto perfetto, il giorno della morte, collocato il 25 di marzo, doveva coincidere con quello del concepimento. Così era possibile far risalire la nascita esattamente a nove mesi dopo. Un’altra teoria spiegherebbe la scelta collegando la festa cristiana a quella pagana del Dies Natalis Solis Invicti. In quel giorno Roma festeggiava il genetliaco del sole, che a partire dal solstizio d’inverno (21 dicembre) rinvigorisce per mostrare vittorioso la propria immagine. La grandezza del sole, riletta come vittoria della luce sulle tenebre, ben si riallacciava all’immagine di Cristo. Il Figlio di Dio era infatti giunto sulla terra per salvare gli uomini dalle ombre del peccato, illuminandoli con la sua salvezza. Non a caso nel Medioevo, per simboleggiare in Cristo la luce del mondo, si costruivano maestose piramidi di candele ardenti, un po’ come tuttora avviene con l’albero di Natale. La Chiesa d’Oriente si discostò da quella d’Occidente festeggiando il 6 gennaio sia la Nascita del Signore sia la sua manifestazione divina, ovvero l’Epifania.

Non tutti sanno che la più antica immagine della Vergine con il Bambino tra le braccia è conservata nella catacomba di Priscilla (Via Salaria, 430 - orario di visita: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00). La pittura fu probabilmente affrescata milleottocento anni fa. Maria, immortalata nella delicatezza del gesto materno, indossa una stola ed ha il capo coperto dal mantello. Alla sua destra è una figura maschile colta nell’atto di indicare la stella: gli archeologi cristiani pensano ad un profeta, forse Balaam, poiché San Giuseppe compare molto più tardi, a partire dalla prima metà del V secolo, nell’iconografia della Natività.

Le origini del Natale sono state al centro dell’“Intervista possibile” che la professoressa Maria Pia Partisani conduce ogni sabato all’interno della trasmissione “Questa è Roma!”, in diretta dalle 9.30 alle 11.00 su Nuova Spazio Radio (88.150).


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