Benzinai a Roma
Con l’arrivo delle prime automobili si presentò il problema del
rifornimento di carburante, che si andava a fare nientemeno che...
in farmacia. Era qui che, agli inizi del Novecento, si poteva
comprare una latta di benzina come, naturalmente, il petrolio per
alimentare le lampade domestiche. In seguito furono inventati dei
carrelli mobili che, grazie a una leva, versavano il carburante nei
serbatoi. Per avere dei distributori fissi si dovette aspettare gli
anni Venti del Novecento. I loro serbatoi, interrati, contenevano
appena 3.000 litri di carburante, che veniva portato in superficie
grazie a pompe azionate manualmente e alte circa 2,5 metri.
A Roma tra il 1920 e il 1922 un imprenditore, tale signor Sala,
istallò la prima pompa di benzina della città, in via Romagna,
vicino a Porta Pia. Aveva sistemato anche una piccola attrazione che
avrebbe dovuto divertire i clienti: un pupazzo metallico, realizzato
dalla ditta meccanica Contin, che aveva sulla pancia una sorta di
imbottitura di pelle dietro la quale era un dinamometro. Chi tirava
un pugno sulla pancia del pupazzo poteva misurare la forza del
proprio colpo.
Nel 1932 anche Ostia ebbe il suo distributore di benzina a pompa
azionato a mano, una stazione di rifornimento Esso al servizio degli
automobilisti che venivano da Roma percorrendo la via del Mare. Un
certo signor Campilli, il gestore, rimase al suo posto fino al 1981,
quando fu sostituito da Soriano Mechini, che in seguito avrebbe
trasferito l’attività sulla via Ostiense.
Per l’avvento delle pompe elettriche bisognerà aspettare il 1935.
di
Antonio
Venditti
10
maggio 2022
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