Con i prodotti di Campagna Amica la spesa diventa cultura
Torna il Mercato Contadino al Circo
Massimo
Ha finalmente
riaperto i battenti il Mercato contadino di Campagna Amica al Circo
Massimo, un ampio spazio coperto dove, il sabato e la domenica, i
romani e i turisti dai gusti più esigenti e attenti alla qualità
della spesa possono acquistare prodotti a km. zero, ossia
provenienti dal Lazio o dalle regioni vicine. Non solo. Un altro
pregio è la vendita diretta, perché sono gli stessi agricoltori o
allevatori a offrire ai clienti frutta, verdura, pane, formaggi,
cereali, legumi, carne, salumi, olio, farine, latte, piante e fiori
di produzione propria.
Tutti i
produttori, inoltre, sono associati a Coldiretti, che li rappresenta
e assiste nel loro lavoro.
La struttura si
trova ai piedi del Palatino, in uno dei punti più suggestivi di
Roma, al numero 74 della via di San Teodoro, che ricalca il percorso
dell’antico Vicus Tuscus, arteria di collegamento tra il Foro Romano
e il Tevere, di grande utilità commerciale.
L’edificio fu
realizzato dall’ingegnere romano Gioacchino Ersoch (1815 – 1902),
che aveva ricoperto il ruolo di architetto comunale dal 1848 al
1889, nel periodo cruciale in cui Roma passava da capitale dello
Stato Pontificio a capitale d’Italia. E’ ricordato soprattutto per
il mattatoio di Testaccio, opera colossale per l’epoca.
Fin dal 1866 Ersoch
aveva proposto un progetto per “piazze di mercato” razionali che era
stato rielaborato tra il 1873 e il 1875 per il nuovo piano
regolatore di Roma capitale. Nonostante la pianificazione fosse
stata ritenuta da più parti all’avanguardia in ambito europeo, non
fu mai approvata dall’amministrazione comunale. L’unico mercato
realizzato fu proprio quello di via di San Teodoro, progettato nel
1876 e aperto al pubblico nel 1879. Qui si trasferì il vecchio
mercato del pesce ebraico del Portico d’Ottavia, che venne a
trovarsi in un ambiente confortevole e igienico, dotato di
attrezzature studiate per agevolare il lavoro dei commercianti e
favorire la visita dei clienti. In seguito il grande spazio fu
adibito ad Autoparco comunale e finalmente, dal 2009, a Mercato
Contadino.
Sulla terrazza
- da cui si gode un panorama mozzafiato sull’Arco di Giano e su San
Giorgio al Velabro – si possono gustare le prelibatezze appena
acquistate o le specialità della tavola calda.
I banchi,
completamente rinnovati, sono sessantotto: si va da quello dei
formaggi di pecora a quello del latte e a quello dei cosmetici
rigorosamente biologici.
Particolare
attenzione viene data alla biodiversità e a prodotti tradizionali
ormai quasi introvabili, come i fagioli cannellini di Atina, i
carciofi di Campagnano, i peperoni di Pontecorvo, i ceci di
Valentano e le lenticchie di Onano. Un banco – autentico trionfo di
colori e profumi – è interamente dedicato ai frutti spontanei che
crescono nell’area dei monti Lepini: nocciole, prugne, sorbe e
naturalmente funghi.
Un posto
d’onore spetta all’olio extra vergine estratto da diverse varietà di
olive, alcune delle quali veramente pregiate.
Ampia la scelta
delle carni, come quella dei bovini maremmani allevati allo stato
brado o quella di suino nero dei Monti Lepini. Tra le carni lavorate
si distinguono le salsicce, le coppiette di suino, la coppa reatina
e la porchetta romana. Ma non mancano i dolci: il pangiallo, le
ciambelle cotte nell’acqua e la marmellata di visciole.
La visita al
mercato del Circo Massimo può essere anche l’occasione per compiere
un atto di concreta solidarietà, scegliendo i prodotti delle aziende
reatine danneggiate dal terremoto.
Nel grande spazio
coperto, inoltre saranno organizzati eventi per grandi e piccini,
dall’arte alla cultura e al tempo libero con le lezioni del tutor
dell’orto.
di
Cinzia
Dal Maso
16 ottobre 2017
©
Riproduzione Riservata
|
|
CONCORSO LETTERARIO:
LA MIA ROMA - I EDIZIONE |
|