Al Castello della Magliana
Una fontana rinascimentale
Il Castello della Magliana, al settimo
chilometro della via Portuense e comodamente raggiungibile
dall’uscita Parco dei Medici dell’autostrada Roma-Fiumicino, fu
luogo di villeggiatura, di svago e soprattutto di caccia per alcuni
pontefici, a cominciare da Innocenzo VIII (1484-1492).
Al centro del cortile è una graziosa fontana rinascimentale, che già
compariva in un progetto di Giuliano da Sangallo – solo in parte
attuato - oggi agli Uffizi di Firenze.
Per la realizzazione della fontana bisognò aspettare Leone X
(1513-1521), che aveva fatto trasportare l’acqua dalle colline
circostanti anche per abbellire l’esterno del complesso con alberi e
giardini. Secondo A. Pellegrini, lo zampillo della fontana ara
alimentato dall’acqua proveniente dal vicino casale
dell’Infernaccio.
I lavori per innalzare la fontana furono affidati, come risulta da
un documento del 31 maggio 1514, a un maestro scalpellino, Giovanni
di Francesco del Tocco da Settignano. L’acqua è contenuta da una
vasca esagonale, al centro della quale si innalzano su un fusto due
tazze a giglio più piccole.
Si deve a Pio IV (1559-1565), che nei primi anni del suo pontificato
si era molto interessato al complesso della Magliana, il bel bacino
quadrangolare in travertino che oggi racchiude la vasca inferiore.
Ne sono testimonianza le iscrizioni al centro di ogni lato: PIVS
IIII / MEDICES / MEDIOLAN / PONT MAX. Gli angoli del bacino recano a
rilievo lo stemma del papa, con le chiavi e la tiara che sormontano
l’ovale con le palle araldiche. Uno degli stemmi, però, è quasi
completamente scomparso.
di
Alessandro
Venditti
17
settembre 2017
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