Nuova vita per le
Fatiche di Ercole
Restauro a palazzo Venezia
E’ finalmente terminato il restauro
della Sala delle Fatiche di Ercole al piano nobile di Palazzo
Venezia.
Dal 27 maggio 2017 il pubblico può nuovamente ammirare i superbi
affreschi e il soffitto ligneo della sala, collocata all’estremità
dell’appartamento di Pietro Barbo e un tempo destinata alla custodia
dei paramenti sacri del Pontefice.
Il nome odierno deriva dal fregio affrescato sulla parte alta delle
sue pareti, dove, in otto riquadri intervallati da fontane con
amorini, sono riportate otto delle dodici mitiche fatiche dell’eroe:
Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione,
Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di
Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo, Ercole e il centauro
Nesso. Il ciclo pittorico fu realizzato da un artista ancora
anonimo, forse di origine settentrionale, che in passato alcuni
studiosi hanno voluto collegare ad Andrea Mantegna. Altri hanno
pensato a un miniatore della corte pontificia.
Il restauro ha rimosso dai dipinti la patina di sporco e le vecchie
vernici superficiali ingiallite. Dove possibile, sono state
integrate le lacune. La parte scientifica dell’intervento è stata
curata da due funzionari del Polo Museale del Lazio, Sonia Martone e
Paolo Castellani. La Martone, direttore di Palazzo Venezia, ha
coordinato l’operazione e progettato il nuovo allestimento della
sala. Castellani ha diretto il cantiere di restauro. I lavori sono
stati finanziati dalla Fondazione Silvano Toti, che da anni promuove
la salvaguardia del patrimonio culturale, artistico e ambientale
italiano. L’OFFICINA, Consorzio di restauro e conservazione opere
d’arte, ha materialmente eseguito l’intervento.
di
Alessandro
Venditti
1
giugno 2017
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