Ricorda un incidente del 1898
Un
monumento sul Tevere
Nel territorio di Fiumicino, sulle
rive del Tevere, a breve distanza da Capo Due Rami, è “rispuntato”
un monumento tardo ottocentesco quasi dimenticato, nascosto per anni
dalla fitta e rigogliosa vegetazione che delimita lo scorrere lento
delle acque. Un’alta scogliera di blocchi irregolari di tufo
sorregge una sorta di ara marmorea a forma di parallelepipedo
delimitata inferiormente e superiormente da cornici aggettanti.
Sull’ara si innalza una colonna spezzata, poggiante su un plinto e
su una base decorata da una corona di foglie d’alloro. Sul fusto
della colonna è incisa una lunga iscrizione, visibile da chi sta
sulla terraferma: A / GIROLAMO MALLONI / BARCAIUOLO DEI SETTANTA DI
VILLA GLORI / LEONE DEL TEVERE / CUSTODE DELLA LIBERTA’ DELLA PATRIA
/ LA FORZA DEL BRACCIO E DELL’ANIMO / FURONO VINTI DALL’URAGANO /
CHE QUI LO TRAVOLSE / IL 19 MAGGIO 1898 / I CONGIUNTI GLI AMICI /
AMANDO SPERANDO / POSERO / NEL PRIMO ANNIVERSARIO.
Al di sotto dell’iscrizione, sull’ara, sono tre ovali con le foto
stampate su ceramica di Girolamo Malloni, Attilio Bruni e Attilio
Cicinelli.
Il monumento infatti è stato posto in corrispondenza del tratto di
fiume in cui i tre perirono, mentre stavano risalendo la corrente in
direzione di Roma su un’imbarcazione carica di fascine di legno,
trainata da un vaporetto. Fu forse una tromba d’aria a scaraventare
nelle acque del Tevere i tre poveretti, insieme con circa tremila
fascine, non lasciando loro possibilità di scampo. Malloni aveva 58
anni ed era molto amato soprattutto a Trastevere, dove viveva. Aveva
combattuto nella terza guerra d’indipendenza e con la sua barca
aveva supportato la spedizione dei fratelli Cairoli.
di
Cinzia Dal
Maso
23
maggio 2017
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