Fu voluta da
Pio IX
La colonna di San Lorenzo
Nelle stampe settecentesche si vede, davanti all’antica basilica di
S. Lorenzo fuori le mura, una colonna sormontata dallo stemma della
famiglia Albani. Era stato infatti un pontefice appartenente alla
nobile casata, Clemente XI (1700 – 1721), a ordinare la sistemazione
del piazzale antistante la chiesa.
Sotto Pio IX (1846 – 1878) la piazza fu notevolmente ampliata con
l’abbattimento di una parte della collina del Pincetto. La colonna
di papa Albani risultò troppo piccola rispetto a uno spazio così
grande e si decise di sostituirla con un’altra. Il 1° aprile del
1864 se ne pose la prima pietra, con la benedizione di monsignor
Marinelli. La nuova colonna – in granito rosa egiziano - sarebbe
stata inaugurata nel 1865. Misura con l’alto basamento - opera di
Francesco Vitti - 21 metri di altezza, cui si devono aggiungere i 3
metri della statua bronzea di San Lorenzo che la sovrasta. In tutto
24 metri, che la rendono una delle colonne più alte di Roma, seconda
solo a quella di fronte a Santa Maria Maggiore. La statua fu
modellata da Stefano Galletti e fusa da Giovanni Lucenti. Il Santo è
raffigurato con in mano la graticola, strumento del suo martirio.
Il capitello, invece, è opera di Sante Cianfaroni, mentre lo stemma
di Pio IX si deve a Luca Carimini.
Stefano Galletti, che era nato a Cento il 14 luglio del 1833, ha
lasciato alcune pregevoli opere nel vicino cimitero del Verano, come
l’Angiolo e Tobia e come la Speranza, una delle quattro grandi
statue sedute poste all’ingresso monumentale del camposanto.
di
Alessandro Venditti
12 ottobre 2016
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