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Conferenza di Cinzia Dal Maso al Museo della Repubblica Romana
I busti del Parco della Rimembranza sul Gianicolo
 

 

Alla fine del Settecento Christian Cajus Lorenz Hirschfeld, nell’ultimo volume del suo trattato sull’arte del giardino, definiva il tipo del “giardino patriottico”, dove trovano posto statue, busti e “tutti gli altri monumenti che rammentano al popolo le sue virtù nazionali, la benefica azione dei suoi patrioti”. Il Gianicolo è il colle di Roma in cui questo concetto sembra meglio prendere forma. Qui un paesaggio ameno e un panorama mozzafiato invitano al passeggio e alla riflessione, ma il luogo è carico di storia. Proprio qui, nel giugno del 1849, si svolse l’eroica, disperata resistenza del difensori della Repubblica romana all’assedio delle truppe francesi comandate dal generale Oudinot: uno dei momenti più alti e significativi del nostro Risorgimento. E quando il 2 giugno del 1882 Giuseppe Garibaldi, anima di quell’epopea, si spense a Caprera il Parlamento italiano e il Comune di Roma deliberarono di erigere un monumento all’eroe sul Gianicolo. Fu così che nel maggio del 1883 il Comune acquistava dal principe Corsini l’area di 43 mila metri quadrati sulla sommità del colle per destinarla a passeggiata pubblica e, con delibera dell’anno seguente, “ai busti dei patrioti che s’illustrarono per la difesa e per la liberazione di Roma”.
Le prime erme furono collocate tra il 1885 e il 1888 e altre vennero realizzate intorno al 1895, anno dell’inaugurazione del monumento a Garibaldi.
Alcune sono opera di illustri scultori, come Giovanni Nicolini, Ettore Ximenes, Publio Morbiducci, Ettore Ferrari, Adolfo Pantaresi. La sistemazione dei busti proseguì intensamente per tutta la prima metà del Novecento, giungendo fino ai nostri giorni, con il busto del bulgaro Petko Voyvoda (2004), che ha portato il numero delle erme a 84.
I busti più antichi sono quelli posti sul tratto della passeggiata del Gianicolo che va dall’ingresso presso il Fontanone al piazzale con il monumento a Garibaldi. Fino dal 1883 era stata costituita una commissione artistica municipale per commissionarne l’esecuzione. Il suo lavoro però fu reso difficoltoso dalle pressioni esercitate dagli scultori per ottenere gli incarichi: qualcuno lamentava problemi economici o familiari, altri presentavano lettere di raccomandazione di uomini politici o di artisti affermati.
Forse ancora oggi è possibile realizzare il sogno che ha dato vita a un parco unico e inimitabile, dove nel tempo della festa e del riposo i cittadini possano ritemprarsi, ma al tempo stesso educare le giovani generazioni ai valori della patria e della libertà. Purtroppo, però, i busti sono spesso vittime di inspiegabili e gratuiti atti vandalici. Nulla di nuovo: già alla fine dell’Ottocento il Comune aveva dovuto costituire un corpo di guardia che sorvegliasse giorno e notte i viali per contrastare l’azione dei teppisti.
Cinzia Dal Maso, giornalista e scrittrice, dedicherà una conferenza a “I busti del Parco della Rimembranza sul Gianicolo”. L’appuntamento è per sabato 14 maggio alle ore 16 presso il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina in largo di Porta San Pancrazio. Introdurrà Mara Minasi, responsabile del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina e del Mausoleo Ossario Garibaldino
L’incontro, a ingresso libero fino ad esaurimento posti, è promosso da Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi.
info: www.museodellarepubblicaromana.it - 060608
 

di Alessandro Venditti
8 maggio 2016

© Riproduzione Riservata

 

 


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