La prima struttura era stata
inaugurata nel 1940
Il Pontile di
Ostia
Il 27 ottobre del 1940, sotto una
pioggia fitta e battente, Benito Mussolini chiudeva il XVIII anno
dell’era fascista con una serie di inaugurazioni di opere pubbliche.
Tra queste, il Pontile di Ostia, chiamato del Littorio, che doveva
costituire una sorta di prolungamento sul Tirreno della via del Mare
ed era preceduto dalla piazza dei Ravennati.
L’accesso al pontile era dato da una grande terrazza
semicircolare con diametro di 90 metri, costituita da 2 ampi
marciapiedi di m. 12,50 di larghezza, con aiuole e sedili. Nella
pavimentazione il travertino si alternava a strisce di pietra di
Bagnoregio, mentre al centro era disegnata una rosa dei venti. La
balaustra, prolungata per tutta la lunghezza del Pon¬tile, era in
travertino, dalle linee sobrie e moderne, come si vede dalla foto
tratta dalla rivista Capitolium dell’ottobre 1940.
Venne volutamente esclusa qualsiasi forma di abbellimento
co¬me pilastri o colonne, anche per non limitare la vista del mare.
Il pontile vero e proprio, lungo 125 metri, terminava con una
terrazza circolare di 10 metri di raggio, sul cui pavimento
campeggiava una grande meridiana realizzata con marmi di diversi
colori, cui faceva da gnomone un’asta porta bandiera alta 20 metri.
Verso il centro del Pontile, si dipartivano lateralmente
quattro scalette in cemento armato con piattaforme terminali che
permettevano l’accesso del pubblico a imbarcazioni da diporto.
Per evitare che la visuale da terra potesse essere disturbata
da stabilimenti e da cabine, erano state previste per i tratti di
lungomare fian¬cheggianti il suo ingresso due gradinate, nella cui
parte sottostante dovevano essere sistemate le cabine di due
stabilimenti balneari.
Il nuovo Pontile, dotato anche di adeguata illuminazione,
avrebbe però avuto vita breve: nel 1943, nel timore che potesse
essere utilizzato per sbarchi militari, venne reso impraticabile e
spezzato in due punti dalle truppe tedesche.
La struttura fu completamente ristrutturata solo all’inizio
degli anni ’50. Ma a quanto pare i tedeschi – prima della ritirata -
avevano anche nascosto una santa barbara di armi e munizioni proprio
sotto il Pontile, coperta dalla sabbia del bagnasciuga. La
ritrovarono alcuni ragazzini negli anni ’60 e per la bonifica
dell’area ci volle un bel po’ di tempo.
Ora il vero nemico del Pontile era solo il mare: più di una
volta le onde ne avevano danneggiato la struttura e nel 1980 il
comune di Roma era giunto alla conclusione che non si poteva far
altro che demolire. Ne scaturì un vespaio di polemiche, con la ferma
opposizione dell’opinione pubblica e di gran parte della politica.
Si optò allora per il radicale restauro che ci permette ancora di
godere di uno dei punti più panoramici di Ostia.
di
Alessandro Venditti
15 febbraio 2016
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