Ricordando la proclamazione Repubblica Romana
Cerimonia sul Gianicolo
Anche quest’anno il 9 febbraio, nella
ricorrenza della proclamazione della Repubblica romana del 1849, il
Mausoleo del Gianicolo ha aperto le sue porte alle tante
associazioni e ai cittadini che hanno voluto ricordare uno degli
episodi più importanti del nostro Risorgimento.
Molto intensa la cerimonia a cura dell’Associazione Garibaldini per
l’Italia, dell’Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi e
dell’ANG (Associazione Nazionale Garibaldina). La manifestazione è
stata coordinata da Enrica Quaranta e ha visto la presenza di
Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’eroe.
Maria Antonietta Grima Serra, presidente dell’ANG, ha ricordato
l’importanza della Costituzione della Repubblica romana.
Per i Garibaldini per l’Italia ha preso la parola il vicepresidente,
Arturo De Marzi, che ha specificato come nel 1849 si stesse
costruendo una società migliore, non più di sudditi ma di cittadini
di pari dignità.
“Celebriamo la prima vera assemblea costituente che si sia tenuta
tra i popoli dell’Occidente”, ha spiegato il prof. Franco Tamassia,
direttore dell’Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi.
“Però – ha ammonito – se non c’è concordia nessuna costituzione
potrà mai esistere ed esercitare il suo compito”.
Le varie fasi della manifestazione sono state intervallate da brani
magistralmente eseguiti dalla Banda della Polizia Municipale di
Roma: “La canzone del Piave”, L’inno di Garibaldi”, “Il canto degli
Italiani”.
Enrica Quaranta ha infine reso omaggio a Mazzini citando alcune sue
parole sulla democrazia ancora attuali: “Dobbiamo far risorgere
l’ormai caduto senso morale; dobbiamo far rivivere il senso del
dovere...”
di
Annalisa
Venditti
15 febbraio 2016
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