Riaperto il mitico spazio di
Casalpalocco
Il Metro Drive In
Nell’agosto del 1957 veniva inaugurato il Metro Dive In di
Casalpalocco, con il suo gigantesco schermo dove si sarebbero
succedute le proiezioni di commedie all’italiana e film di successo,
seguite comodamente da romani e turisti dall’abitacolo delle auto
posteggiate una accanto all’altra. Il modello veniva direttamente
dall’America, ma entrò di prepotenza a far parte del divertimento
serale della capitale.
La struttura, realizzata da un allievo di Nervi, l’architetto
Eugenio Galdieri, con il suo schermo in cemento di 540 metri
quadrati era il più grande cinema all'aperto d’Europa, ma intorno
alla metà degli anni ottanta del Novecento cadde in disuso.
Subentrarono l’abbandono, l’incuria, le erbacce e l'area divenne un
ritrovo per i senzatetto.
Le proposte per tentare un recupero si sono succedute attraverso gli
anni, senza successo. Dall'estate del 1997 c’è stato il riutilizzo a
opera di un'associazione culturale.
Ora però il mitico Metro Drive In ha riaperto i battenti per due
serate speciali, lo scorso settembre, grazie ai ragazzi
dell’associazione Piccolo America: l’area, di 45 mila metri
quadrati, è stata completamente ripulita, sono state riattivate le
uscite di sicurezza, predisposti i bagni chimici ed è stato messo a
punto un impianto di illuminazione nuovo di zecca, mentre la cabina
di regia è ancora provvisoria.
Non poteva mancare un punto di ristoro dove rifornirsi di bibite e
panini. Il prato davanti allo schermo è in grado di accogliere 700
auto, ma in caso di esaurimento dei posti è possibile parcheggiare
in un’area limitrofa e andare a piedi ad assistere alle proiezioni.
di
Alessandro
Venditti
14 ottobre 2015
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