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Era stato danneggiato dalla caduta di un pino
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Riapre il Mausoleo del Gianicolo
Riaprirà al
pubblico giovedì 12 marzo il Mausoleo Ossario Garibaldino del
Gianicolo, dopo la chiusura determinata dal crollo del pino secolare
verificatosi la sera del 31 dicembre scorso. La caduta dell’albero,
infatti, pur risparmiando il Mausoleo, aveva prodotto ingenti danni
alla balaustra perimetrale dell’area. Un intervento di restauro
esemplare per tempestività e perizia esecutiva, che ha permesso di
armonizzare i pezzi originali salvati dalla distruzione con i
necessari reintegri, ha potuto garantire anche quest’anno il
regolare svolgimento delle tradizionali cerimonie previste
all’Ossario per il 9 febbraio, giorno in cui si commemora la
proclamazione della Repubblica Romana del 1849. Ora si è proceduto
anche allo sfrondamento delle chiome e alle verifiche di sicurezza
delle altre essenze arboree insistenti nell’area.
Fu lo stesso
Giuseppe Garibaldi, all’indomani della presa di Porta Pia, a
promuovere la scelta del Gianicolo come luogo in cui raccogliere
degnamente i resti dei patrioti, idea poi ripresa negli anni Trenta
del ‘900 dal nipote Ezio Garibaldi, presidente della Società dei
Reduci Patrie Battaglie. Il Mausoleo fu progettato dall’architetto
Giovanni Jacobucci (1895-1970) e solennemente inaugurato il 3
novembre 1941. Venne realizzato in soli due anni nella località nota
come “Colle del Pino” dove, sullo scorcio di giugno del 1849,
si svolse l’ultima strenua difesa della Repubblica Romana. Il
monumento consiste in un austero quadriportico in travertino elevato
su una gradinata e con un’ara. Sotto al quadriportico si apre il
sacrario che raccoglie i resti dei caduti nelle battaglie per Roma
Capitale dal 1849 al 1870.
di
Annalisa
Venditti
14 marzo 2015
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