Si
trova nel giardino del Teatro
La
cappella di villa Pamphili
Nel cuore di villa Pamphili, nel giardino del
Teatro, si innalza tra il verde la cappella funeraria dei Doria –
Pamphili, tuttora di proprietà della nobile famiglia. Si tratta
dell’ultima costruzione di una certa importanza avviata nel parco:
fu edificata tra il 1896 e il 1902 su progetto dell’architetto
bolognese Edoardo Collamarini, che all’epoca insegnava all’Istituto
di Belle Arti di Parma.
L’edificio fu commissionato dal principe
Alfonso Doria Pamphilj, il cui desiderio era una cappella per
accogliere “le spoglie del padre e del fratello”, che risultasse
“pari all’entità dei patrimoni lasciati da costoro, rispondesse
all’altezza del nome della famiglia ed alla sontuosità della villa,
ed a un tempo riuscisse un lavoro ragguardevole sotto il lato
artistico”.
Il Collamarini si ispirò a modelli medioevali e
bizantini. L’edificio è collocato su un’alta scalinata. La facciata
stretta e slanciata è preceduta da un elegante protiro su colonnine.
Al di sopra del protiro corre una serie di archetti, con agli
estremi gli stemmi delle famiglie Doria e Pamphili. Il timpano è
decorato da mosaici su fondo oro. I mosaici, gli elementi in ferro
battuto, in rame e in marmo furono affidati a eccellenti artisti
provenienti dall’Italia settentrionale, come Pieretto Bianco,
Emanuele Bruni, Spada, Rinaldi, Giulio Mazzino, Luigi Urgesi e
Pasquale Franci.
La custodia della cappella e la sua cura
liturgica sono affidate alla basilica di San Pancrazio. In alcuni
periodi la cappella è aperta il sabato pomeriggio per la
celebrazione della S. Messa.
di
Alessandro
Venditti
27 marzo 2015
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