Fu realizzata per
volontà di Pio IX, al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti
La
Manifattura Pontificia dei Tabacchi
Trastevere
e il tabacco sono legati da una lunga tradizione: già nel Seicento
l’edificio per la lavorazione del greggio si trovava dove oggi è via
Garibaldi. Dopo vari spostamenti, nel XIX secolo i tabacchi erano
lavorati e depositati in tre diversi edifici del Rione: presso Santa
Margherita per quanto riguarda i tabacchi da fiuto, in un locale del
San Michele, dove si facevano i sigari forti e in un ambiente
dell'Ospedale di Santa Maria dell'Orto per i sigari leggeri. Nel
1959 tutti questi opifici erano in pessime condizioni e Pio IX
decise di far realizzare un unico, imponente edificio,
la Manifattura Pontificia dei
Tabacchi. Fu scelto il luogo dell’attuale piazza Mastai, dove
all’epoca si estendevano solo orti e che risultava vicino al
porto fluviale di Ripa Grande, dove arrivavano i carichi di tabacco
provenienti da oltre oceano. La Manifattura fu realizzata tra il
1860 e il 1863, si progetto di Antonio Sarti. E’ in tardo stile
neoclassico, con la facciata ornata al centro da otto semicolonne
doriche su alta base bugnata, sovrastate da trabeazione e timpano
triangolare. Sulla trabeazione corre la dedica: PIUS IX P M
OFFICINAM NICOTIANIS FOLIIS ELABORANDIS A SLO EXTRUXIT ANNO
MDCCCLXIII. Sopra le finestre del primo piano, tra le colonne si
notano tre stemmi: quello al centro è di Pio IX, a sinistra c’è
quello della Camera Apostolica e a destra quello di monsignor
Ferrari, allora Ministro delle Finanze. In origine l’edificio era
molto più lungo e il prospetto si estendeva per 178 metri, grazie a
due edifici laterali in seguito demoliti. Il portale risulta
piuttosto basso, rispetto al maestoso edificio, tanto è vero che Pio
IX, durante la sua visita del 14 ottobre 1869, si lasciò andare a
una battuta ironica: “Adesso che sono entrato dalla finestra, fatemi
vedere dov'è la porta d’uscita!”
All’architetto
Andrea Busiri Vici fu affidata la realizzazione del cosiddetto
“Quartiere Mastai”, con una serie di case ad affitto ridotto da
destinare ad abitazione del personale della fabbrica.
Come scriveva
M. Fagiolo, "il Quartiere Mastai in Trastevere,
primo
quartiere di case popolari a Roma,
doveva qualificarsi come una vera e propria
cittadella operaia, se non addirittura come una utopia sociale”, che
si sviluppava attorno a quello che lui definiva “Tempio o Reggia del
Fumo”. Il quartiere fu in seguito snaturato e in parte distrutto
dall’apertura, nel 1888, del viale del Re, oggi viale di Trastevere.
Sul lato opposto del viale, in via cardinale Merry Del Val, si
possono ancora vedere i cosiddetti “propilei",
con elementi classicheggianti, all'angolo con via San Francesco a
Ripa, che originariamente segnavano l’accesso all’ampia piazza
concepita per facilitare le operazioni di carico e scarico delle
merci.
Busiri Vici
progettò anche la fontana al centro della piazza, alimentata con
l’Acqua Paola proveniente dal Fontanone del Gianicolo. La fontana fu
realizzata nel 1865 e poggia su un basamento con tre gradini. Gli
elementi architettonici si rifanno al repertorio tardo
rinascimentale di Giacomo della Porta, mentre la decorazione guarda
al barocco romano. Sicuramente l’architetto trasse ispirazione dalla
fontana più celebre del rione, quella davanti alla chiesa di Santa
Maria in Trastevere.
Originariamente la fontana era chiusa da
una cancellata in ferro e circondata da aiuole.
Nel 1927 la
Manifattura dei Tabacchi venne ristrutturata e divenne sede dei
Monopoli di Stato. Negli anni cinquanta del Novecento furono
demoliti gli edifici laterali e costruiti nuovi palazzi. La
manifattura venne trasferita alla Garbatella.
di
Cinzia Dal
Maso
14 marzo 2015
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