Mostra su Gioacchino Ersoch a Palazzo Braschi
Un architetto per Roma Capitale
Duecento anni fa nasceva
Gioacchino Ersoch, l’architetto romano di origini svizzere che fu al
servizio del Comune di Roma dal 1848 al 1889. Per l’occasione, fino
al 16 maggio 2015, Palazzo Braschi ospiterà la mostra “Gioacchino
Ersoch (1815 – 1902). Un architetto per Roma Capitale”, curata da
Alessandro Cremona, Claudio Crescentini e Laura Francescangeli.
In esposizione progetti e disegni
in parte inediti, accompagnati da dipinti e fotografie d’epoca, che
raccontano un periodo di grandi cambiamenti urbanistici e
architettonici per la città, con particolare riferimento ai primi
decenni dopo il 1870, quando Roma divenne capitale d’Italia. Ersoch,
responsabile dell’Ufficio municipale di edilizia pubblica, impresse
una decisa svolta alla sua personale progettualità e a quella dei
suoi collaboratori, indirizzandole verso un’architettura pubblica
più adatta al nuovo ruolo di Roma e studiando adeguate tipologie di
arredo monumentale e celebrativo.
Le opere e i documenti presentati
nella mostra, provenienti dalle collezioni del Museo di Roma,
dall’Archivio Storico Capitolino e dall’Archivio Gianfranco Ersoch,
tratteggiano la carriera, le idee e la pratica dell’architetto,
anche attraverso l’esposizione di alcuni dei suoi strumenti di
lavoro. Proposti alcuni studi di dettagli di “ornato” - dai quali
emerge la versatilità del progettista - immediatamente confrontabili
con ideazioni più grandiose, come i piani per la trasformazione dei
palazzi capitolini o per i monumenti celebrativi. Ci sono poi i
progetti per l’arredo della passeggiata del Pincio e quelli per
interventi urbanistici ed edilizi di scala maggiore. Tra questi
molti impianti per la vita cittadina, come scuole, mercati e
cimiteri, ma soprattutto il Mattatoio a Testaccio, grande opera e
suo capolavoro indiscusso, modello di efficienza e razionalità
funzionale.
La mostra rende noto un lavoro
complesso e articolato, nel quale hanno trovato posto anche le
realizzazioni effimere tanto in voga a Roma nell’Ottocento: gli
allestimenti celebrativi per l’accoglienza delle personalità di
Stato, i catafalchi eretti in occasione delle cerimonie funebri e le
complesse macchine pirotecniche per onorare le nuove ricorrenze
nazionali, come la “Festa dello Statuto” istituita nel 1861 per
celebrare, nella prima domenica di giugno, l’Unità d’Italia.
L’esposizione è promossa
dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Archivio
Storico Capitolino. L’organizzazione è di Zètema Progetto Cultura.
Per l’intera durata della mostra,
l’Archivio Storico Capitolino ospiterà una selezione di carte e
disegni progettuali lì conservati per approfondire l’opera e il
percorso professionale di Ersoch.
di
Cinzia Dal
Maso
17 maggio 2015
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