Dovrebbe essere trasferito a
via dei Fori Imperiali
Il plastico di Roma trasloca
Riprodotto sui libri di scuola, su poster e
cartoline, strumento indispensabile per chi voglia comprendere lo
sviluppo urbanistico di Roma in epoca imperiale: è il plastico di
Roma all’età di Costantino in scala 1:250 a cui l’archeologo Italo
Gismondi aveva lavorato dal 1935 al 1971 nel ex pastificio
Pantanella. Vi si riconoscono immediatamente i monumenti più
importanti, come il Colosseo, il circo Massimo, il Pantheon, il
tempio di Venere e Roma, il Campidoglio o i Fori Imperiali, ma si
può vedere l’incredibile sviluppo degli acquedotti che andavano ad
alimentare terme, fontane e ninfei. Gismondi aveva esposto per la
prima volta il plastico, limitato al solo centro monumentale, il 23
settembre 1937, alla Mostra Augustea della Romanità. Poi la
monumentale opera in gesso alabastrino con armature in metallo e
fibre vegetali – oltre duecentocinquanta metri quadrati – è
diventato il pezzo forte del Museo della Civiltà Romana all’Eur, che
gli ha dedicato un salone. Purtroppo, però, da più di un anno
studenti, appassionati e turisti non si possono più affollare sul
ballatoio sovrastante per uno sguardo d’insieme o per ammirare mura,
porte, giardini, edifici pubblici e privati di una città che in
epoca traianea aveva raggiunto un milione e duecentomila abitanti.
Il Museo è chiuso: deve essere adeguato alle vigenti norme di
sicurezza. A quanto pare i lavori - che riguarderanno la
riqualificazione delle sale, l’adeguamento alle vigenti norme in
materia di igiene e di prevenzione incendi, la messa in sicurezza e
l’eliminazione delle barriere architettoniche - dureranno per almeno
tre anni. Ora però la Giunta capitolina ha approvato una memoria di
Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura, che prevede
l’esposizione del plastico nel cuore della Roma antica, negli spazi
attualmente occupati dal Visitor Center dei Fori Imperiali.
Quest’ultima struttura, invece, verrà spostata a piazza Madonna di
Loreto, dove c’era l’Ufficio Relazioni pubbliche della Provincia di
Roma.
Certo, gli attuali spazi del Visitor Center dovranno essere ampliati
con aree confinanti, perché attualmente sono insufficienti a
contenere l’intero plastico. Una volta realizzato l’allestimento,
però, ci potrebbe essere una novità. Si pensa di ricoprire il
plastico con lastre di vetro, per permettere ai visitatori di
camminarci sopra e apprezzare i particolari da vicino. La visita
potrebbe anche essere integrata con apparati multimediali.
di
Alessandro Venditti
22 gennaio 2015
©
Riproduzione Riservata
|
|
CONCORSO LETTERARIO:
LA MIA ROMA - I EDIZIONE |
|