Un fortilizio del XIII secolo
Tor Sapienza
Negli anni 20 del Novecento, Michele Testa, un ferroviere
molisano, creò la Cooperativa di Tor Sapienza dell’Agro Romano” e
realizzò 25 abitazioni economiche tra la via Collatina e la
Prenestina, cui ne seguirono un altro centinaio. Il 20 maggio del
1923 veniva così inaugurata la borgata di Tor Sapienza, dotata di
una farmacia, di una scuola e di una condotta medica.
Ma da dove prese il nome il nuovo nucleo abitativo? Da una vera e
propria torre, a base quadrata e in laterizio, con merli e stipiti
in travertino, che era stata innalzata nel XIII secolo. Dopo un
secolo, la famiglia Boccamazzi vi edifico anche un casale, che prese
il nome di Bucchamatiis e dopo un po’ fu ceduto all’Ospedale di
Santo Spirito.
Nel 1457, il 15 agosto, la proprietà passò al cardinale Domenico
Pantagati, chiamato Capranica dal nome del paese in cui era nato,
che lo diede agli studenti perugini del collegio di San Girolamo. Fu
allora che il casale fu chiamato “Sapienza nuova” e la torre divenne
“Tor Sapienza”.
Purtroppo ben poco rimane dell’antico fortilizio, utilizzato durante
la seconda guerra mondiale dai tedeschi come deposito di munizioni.
Al momento della ritirata, gli invasori fecero saltare il deposito,
causando il crollo della torre e rendendo inagibile le numerose
gallerie sotterranee che si trovavano nella zona. Qualche anno fa
l’unica parte superstite, la cinta esterna della torre, è stata
radicalmente restaurata con la supervisione dell’Accademia di Belle
arti e oggi si può vedere da via Francesco Paolo Michetticon la
parte inferioe in pietra lavica e la parte superiore, inclinata, con
frammenti di travertino.
di
Annalisa Venditti
06 novembre 2014
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