Una mostra fotografica e multimediale per
un grande del cinema italiano
Omaggio a Nino Manfredi a Palazzo Braschi
E’ stato uno dei più grandi artisti del cinema e dello
spettacolo italiano: Nino Manfredi è ancora nel cuore e nella memoria degli
italiani che hanno imparato ad amarlo e ad apprezzarlo dagli inizi della sua
lunghissima carriera, attraverso la quale ha donato interpretazioni memorabili.
Il Museo di Roma a Palazzo Braschi, fino al 6 gennaio 2015, ospita “Nino!”, una
mostra dedicata al grande artista di cui ricorre il decennale della scomparsa,
promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione
Artistica – Sovrintendenza Capitolina, da Dalia Events e Dalia Association che
la curano in collaborazione con Onni ed ExNovo, e sostenuta dalla famiglia
Manfredi.
Obiettivo dell’esposizione - secondo l’intento delle curatrici Camilla Benvenuti
e Sarah Masten affiancate dall’architetto Maria Francesca Marasà - è
accompagnare lo spettatore attraverso un viaggio alla riscoperta di Nino
Manfredi dietro la telecamera e dell’artista che ha regalato al mondo del cinema
e dello spettacolo interpretazioni che lo hanno fatto diventare a pieno titolo
uno dei quattro colonnelli della Commedia all’Italiana.
Si tratta di una mostra fotografica e multimediale suddivisa in 10 sale, in
ognuna delle quali è raccontata una delle tante sfaccettature di questo
intramontabile protagonista, anche attraverso le testimonianze di importanti
personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come Gianni Canova, Enrico
Brignano, Ornella Vanoni, Alessandro Benvenuti, Lina Wertmuller, Giuliano
Montaldo, Pietro Abate e Alberto Panza insieme a quelle dei figli Roberta e
Luca.
L’esposizione presenta anche il documentario inedito, realizzato da Willy
Colombini durante la tournée americana dello storico Rugantino del 1964; il
documentario “80 anni d’attore”, realizzato da Luca Manfredi; un Super8
originale dell’epoca girato a casa Manfredi; una canzone inedita registrata da
Nino pochi anni prima di morire; circa 100 stampe fotografiche e tre
ricostruzioni scenografiche.
La mostra è realizzata in partnership con il Centro sperimentale di
cinematografia - Cineteca nazionale e grazie ai contributi di Lavazza,
Fondazione Fendi, Ministero Beni e Attività Culturali e Camera di Commercio. E’
patrocinata da Ministero Affari Esteri, Ministero Beni e Attività Culturali,
Regione Lazio. I Servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura.
Durante l’inaugurazione della mostra è stata presentata la canzone inedita che
l’attore cantò prima della sua morte. Nel dicembre del 1997 Nino Manfredi
s’innamorò al primo ascolto della canzone "Non lasciare Roma", di Mario Panzeri
e Franco Fasano, e volle inciderla. Grazie al produttore e musicista Claudio
Zitti questo fu possibile. Gli incassi derivati dalla vendita del CD e dei
“downloads” saranno devoluti all’Associazione “VIVA LA VITA”, presieduta da
Erminia Manfredi che da anni aiuta i malati di SLA.
Della storia di questa canzone parla il prof. Gianfranco Bartalotta negli ultimi
due capitoli del libro da lui curato “Nino Manfredi uomo e artista” (Padova,
Piccin Libraria, 2014). “Gli innumerevoli personaggi cinematografici – spiega
Bartalotta nel suo volume - sono stati analizzati ed espressi da Manfredi nelle
più intime sfumature offrendo un ritratto quasi completo di volti e profili
umani, sociali e professionali e una galleria di dialetti veramente sorprendenti
sullo sfondo di una società italiana in continua trasformazione. Personaggi in
prevalenza umili, mai completamente cattivi, ricchi invece di una profonda
dignità che, alla fine, sempre li riscatta”.
di
Alessandro Venditti
06 novembre 2014
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