Mostra al Museo di Roma in Trastevere
Il paesaggio italiano
in 134 foto
Fino al 20 aprile il
Museo di Roma in Trastevere (piazza S. Egidio 1b) ospita la mostra
“Il paesaggio italiano. Fotografie 1950 – 2010”, a cura di
Walter Liva.
Con 134 scatti
l’esposizione evidenzia i diversi modi con i quali il paesaggio
italiano è stato ripreso secondo le diverse scuole di pensiero degli
autori.
Si va dai
pittorialisti ai fotografi vicini all’estetica Crociana, dagli
aderenti a La Gondola ai neorealisti e ai paesaggisti del Touring
Club Italiano.
Carla Cerati negli
anni ’60 lavorò sul paesaggio, così come un altro fotogiornalista,
Giorgio Lotti, di cui memorabili furono i reportage sull’alluvione
di Firenze.
Per maestri come
Mario Giacomelli e Ugo Mulas il paesaggio era strettamente legato
alla letteratura, mentre in Franco Fontana diventava una terra
incantata che riassumeva le estetiche del paesaggio rinascimentale.
Già alla fine degli
anni ’60 Guido Guidi ha iniziato a presentare i suoi paesaggi
marginali, quindi con Luigi Ghirri, sulla base della critica alla
“visione cartolinesca”, venne avviato dagli anni ‘70 il nuovo
viaggio in Italia che fece emergere un modo diverso di intendere la
fotografia.
Con Roberto Salbitani appare negli spazi urbani
l’invasione della pubblicità di cui Oliviero Toscani e Franco
Turcati esaltano la dirompente potenzialità mediatica.
Una parte dei
fotografi italiani ha proseguito nella ricerca più tradizionale
della bellezza del paesaggio: Augusto Viggiano, Valerio Rebecchi,
Cesare Colombo, Ippolita Paolucci, Alberto Tissoni, Carlo
Leidi, Antonio Biasiucci, infine Laura Di Bidino, Valerio Desideri.
Elementi di storia dell’arte e di memoria dei
luoghi sono stati invece introdotti da Davide Camisasca, Vasco
Ascolini, Cesare Di Liborio, Paolo Simonazzi, Bruno Cattani o dai
fotogiornalisti Aldo Martinuzzi e Roberto Koch.