Ritrovato a New York un eccezionale
reperto
Arianna torna a casa
E’ stato rinvenuto in una galleria d’arte di
New York un coperchio di sarcofago romano con una stupenda Arianna
addormentata, proveniente da scavi clandestini sul territorio
italiano. La scultura fu trovata dai tombaroli intorno agli anni ’70
ed era stata esportata in Svizzera nel 1981, rimanendo esposta per
un breve periodo in un museo locale. Erano più di trent’anni che se
ne erano perse le tracce, fino alla sua ricomparsa nella galleria
di Manhattan, il cui legale, però, ha tenuto a precisare che l’opera
era esposta semplicemente per conto di un cliente, di cui non ha
svelato l’identità. Questa scultura di marmo di Carrara di oltre
settecento chili e di squisita fattura non è passata inosservata
agli investigatori federali, che hanno subito iniziato a indagare.
Ora tornerà al suo legittimo proprietario, il popolo italiano.
Il mito a cui fa riferimento è molto noto.
Arianna, figlia di Minosse, re di Creta, si era innamorata di Teseo
e lo aveva aiutato a uscire dal labirinto in cui si era inoltrato
per uccidere il Minotauro. Quindi si era imbarcata con l’eroe alla
volta di Atene, per diventare sua sposa. Ma durante una sosta a
Nasso, Arianna si era addormentata e Teseo, poco incline a tener
fede alla parola data, se l’era squagliata di soppiatto, lasciando
l’ignara fanciulla sull’isola. Dalla vicenda è derivato un curioso
modo di dire, “abbandonare in asso”, che in effetti sta per
“abbandonare in Nasso”. Per fortuna sull’isola capitò Dioniso, che
udendo i pianti della giovane, si affrettò a consolarla, poi ne fece
addirittura sua moglie. Certo il sarcofago doveva essere destinato a
una ricca defunta.