E’ inserito nel
pavimento di San Paolo alle Tre Fontane
Il mosaico delle Stagioni da Ostia
Sul pavimento della navata centrale della
chiesa di San Paolo alle Tre Fontane è un bellissimo mosaico romano
policromo, del II secolo d.C., con le personificazioni delle Quattro
Stagioni. Vi fu posto nel 1867, quando Pio IX lo donò alla chiesa,
che stava facendo restaurare grazie alla generosa elargizione del
conte de Maumigny. Il mosaico proviene da Ostia Antica: era stato
riportato alla luce nel 1864, presso il mitreo del cosiddetto
Palazzo Imperiale. Il mitreo si trova nella parte occidentale di
Ostia Antica, a breve distanza dal corso del Tevere. Secondo
l’iscrizione dedicatoria sul pavimento musivo a tessere bianche e
nere, era stato costruito nel 162 d. C. Era stato scoperto da Carlo
Ludovico Visconti nella campagna di scavi 1860 – 1861. Il mosaico è
attualmente diviso in 5 riquadri e circondato da un meandro
prospettico. Un rettangolo centrale è contornato da quattro riquadri
agli angoli che contengono i busti delle stagioni, accompagnati
dalle scritte Hiems, Ver, Autu ed Aestas. L’Autunno veste una pelle
ferina, maculata, di un tono tra il bruno e il giallastro, con
inserzioni di grigio. Nel volto, girato leggermente verso destra,
spiccano grandi occhi azzurri. In testa ha una corona di pampini con
grappoli d’uva dai grossi, turgidi acini. I colori della
personificazione dell’Estate sono molto più caldi, con una
predominanza di oro e di rosso. Il capo è cinto da una corona di
spighe mature. La primavera ha colori tenui ed è coronata da tenui
fiorellini di campo. L’Inverno è completamente coperto da foglie
palustri, il cui colore grigio verdastro è lo stesso che ombreggia
il volto.