Grandi recuperi della Guardia di
Finanza dal lago di Nemi
Al Vittoriano, sulle tracce di Caligola
Fino al 22 giugno il Complesso del Vittoriano ospita “Sulle tracce di Caligola.
Storie di grandi recuperi della Guardia di Finanza al lago di Nemi”. L’evento,
che nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è
promosso dal Nucleo di Polizia Tributaria Roma e dal Gruppo Tutela Patrimonio
Archeologico della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Ministero dei
Beni e delle Attività culturali e del Turismo. In mostra è possibile ammirare
una colossale statua identificabile con un’immagine del’imperatore Caligola,
rappresentato in trono come Zeus (inizi del I secolo d.C.).
L’opera è stata rocambolescamente recuperata a Fiumicino nel gennaio del 2011,
mentre era in procinto di essere trafugata in territorio straniero. Il
patrimonio artistico italiano è soggetto alla costante emorragia del mercato
clandestino, perché i predatori dell’arte non si fermano di fronte a nessun
ostacolo: scavano interi sepolcreti, saccheggiano contesti arcaici mai censiti,
trafugano corredi funerari. La statua, in due frammenti, in marmo greco di
Thasos, rappresenta una figura maschile giovanile, ammantata, seduta su un
trono, di grandezza maggiore del vero, che analisi stilistiche e considerazioni
sull’area di provenienza permettono di identificare con buona probabilità con
l’imperatore Caligola. La figura indossa calzari aperti e un mantello che
ricopre le gambe per lasciare nudo il busto e ricadere sulla spalla sinistra. I
calzari possono solo genericamente inserirsi nel tipo delle caligae
speculatoriae o leggere, calzate dagli esploratori. Secondo il biografo Svetonio,
Caligola (che da esse traeva il suo nome) amava particolarmente indossarle. La
statua e il trono dovevano essere policromi. Dopo il sequestro, la scultura è
stata affidata a un team di restauratori, che l’hanno ricomposta nell’originaria
foggia, riparando i danni provocati dall’attività di saccheggio, anche se gran
parte del lato destro resta incompleta. Oltre alla monumentale scultura, in
mostra è presentato per la prima volta al pubblico un gruppo di opere marmoree e
bronzee recuperate dal mercato clandestino e legate alla figura di Caligola, in
quanto provenienti dalle navi dell’imperatore, dalla sua villa sul lago di Nemi
e dal santuario di Diana Aricina. Tra gli altri ritrovamenti, si annoverano un
cratere marmoreo decorato con corsa di bighe della seconda metà del II secolo
d.C., una statua marmorea di Apollo e una copia bronzea di cassetta con mano
apotropaica (entrambe del II secolo d.C.) proveniente da una delle navi
dell’Imperatore.
di
Annalisa Venditti
18 Aprile 2014
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