Emozioni, immagini, suoni e
la voce di Piero Angela
Al Foro di Augusto si viaggia nella storia
Il 19 agosto del 14 d. C., a Nola, l’uomo che aveva
cambiato il corso della storia era giunto al termine della sua vita. Augusto
chiese uno specchio e volle essere pettinato. Poi domandò agli amici se avesse
ben rappresentato il mimo della sua vita. Si diede risposta da solo: "Se il
gioco vi è piaciuto applauditemi e tutti con gioia accompagnatemi". L’ultimo
pensiero fu per Livia, la donna che aveva amato e gli era stata compagna e
complice. Era presente anche il figlio di Livia, Tiberio, nelle cui mani poche
ore dopo sarebbe passato l’Impero.
Ai sudditi non rimase che piangere colui che aveva permesso
di superare le guerre civili ed era diventato autore del nuovo stato. Augusto fu
un personaggio eccezionale: nessuno ebbe più successi di lui in guerra, o fu più
misurato in tempo di pace, come sosteneva nel suo Breviarium lo scrittore
Eutropio.
Nell’ambito delle celebrazioni per il Bimillenario della
morte di Augusto e in un più ampio intervento di valorizzazione dei Fori
Imperiali, è stato messo a punto il progetto “Foro di Augusto. 2000 anni dopo”,
realizzato con l’apporto delle Banche Tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo
BNP Paribas, UniCredit e Banca Monte dei Paschi di Siena. Grazie a questo
progetto ha preso il via con successo “Un viaggio nella storia”, uno spettacolo
che si ripeterà ogni sera fino al prossimo 18 settembre al Foro di Augusto e che
– utilizzando le tecniche più moderne – illustrerà il sito archeologico
affacciato su via dei Fori Imperiali. I visitatori, infatti, ricevono appositi
sistemi audio con cuffie attraverso cui ascoltare musica, effetti speciali e il
racconto di Piero Angela in sei lingue (italiano, inglese, francese, russo,
spagnolo e giapponese). Filmati e ricostruzioni rievocano i luoghi nell’aspetto
che avevano all’epoca di Augusto, in una rappresentazione emozionante e ricca di
informazioni, ma al tempo stesso in un’ottica di estremo rigore storico e
scientifico.
Il pubblico è ospitato su tribune disposte su due file
parallele, studiate, in accordo con la Sovrintendenza Capitolina, per ridurre al
minimo l’impatto visivo sull’area archeologica.
Pur spaziando su vari aspetti della romanità, il racconto
resta ancorato all’area archeologica, i cui luoghi sono fedelmente ricostruiti
con vari effetti speciali. Il racconto si sofferma sulla figura di Augusto, la
cui statua – un colosso di 12 metri - dominava l'area accanto al tempio. Augusto
ha inaugurato un nuovo periodo storico: nel giro di un secolo, Roma regnava su
un impero esteso dall'attuale Inghilterra ai confini con l'attuale Iraq,
comprendendo gran parte dell'Europa, del Medio Oriente e tutto il Nord Africa.
Lo spettacolo al Foro di Augusto vuole raccontare che
quella conquista significò l’espansione non solo di un impero, ma anche di una
grande civiltà, che ha portato con sé cultura, tecnologia, regole giuridiche,
arte. In tutte le zone dell'Impero ancora oggi sono rimaste le tracce di quel
passato, con anfiteatri, terme, biblioteche, templi, strade. Roma a quel tempo
contava più di un milione di abitanti: nessuna città al mondo aveva mai avuto
una popolazione di quelle proporzioni; bisogna giungere alla Londra
dell’Ottocento. Era la metropoli dell'antichità: la capitale dell'economia, del
diritto, del potere e del divertimento. Sarà possibile assistere allo spettacolo
– della durata di 40 minuti - tutte le sere fino al 18 settembre in tre repliche
alle 21, alle 22 e alle 23. Ogni turno prevede un massimo di 200 persone. Le
giornate di pioggia saranno recuperate. I biglietti possono essere acquistati
direttamente sul posto o tramite il numero 060608 e il sito web
www.viaggionelforodiaugusto.it
di
Alessandro Venditti
11 aprile 2014
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