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Una strada dal nome curioso

Via Leccosa

Nel rione Campo Marzio, tra via di Ripetta e piazza Nicosia c’è una strada dal nome curioso: via Leccosa. Qualcuno vuole che la denominazione prenda origine dal termine romanesco che significa limacciosa. Infatti l’area, molto vicina al Tevere, prima della costruzione dei muraglioni era soggetta a inondazioni che la lasciavano piena di fango. Secondo altri Leccosa sarebbe la storpiatura di Leucosia, nome greco di Nicosia.

La strada non ha un andamento retto, ma ha la forma di una T. Uno dei tratti è un vicolo cieco, dove si trova un piccolo oratorio, in origine collegato alla chiesa cinquecentesca di San Gregorio dei Muratori, purtroppo demolita insieme con il porto di Ripetta. L’oratorio ha due portali - ognuno dei quali sovrastato da un timpano semicircolare - che immettono nell’unica navata, che ha la strana caratteristica di essere più larga che lunga. Nello spazio tra i due portali c’è un affresco raffigurante San Gregorio Magno, con riportate le date di esecuzione (1664) e di restauro (1938).

Appena al di sotto dell’affresco su una piccola lastra marmorea una manina indica il livello raggiunto dalle acque del Tevere nella disastrosa alluvione del 28 dicembre 1870.

Proprio in fondo alla via, d’angolo, è una piccola campana protetta da un tettuccio in ferro battuto.

All’interno il presbiterio è riccamente decorato con stucchi tardo manieristi e il pavimento, in cotto, è ancora quello originale. Notevole un ciclo di affreschi con la vita di San Gregorio. L’altare, del 1748, fu commissionato dal cardinale Antonio Cremona Valdina.

di Alessandro Venditti

24 ottobre 2013

 

 

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