Sulla
sommità dell’Aventino la piazza dei Cavalieri di Malta è un piccolo
largo quadrangolare circondato da una singolare recinzione, fastosa
e severa al tempo stesso, di Giovan Battista Piranesi. Obelischi,
mostre e stele sono intervallati da sobrie specchiature. Una lapide
ricorda che i lavori furono voluti nel 1765 da Giovan Battista
Rezzonico, nipote di papa Clemente XIII e Gran Priore dell’ordine
gerosolimitano. Come nelle sue celebri incisioni, Piranesi è
riuscito a creare nella piazza uno spazio al tempo stesso reale e
immaginario. La forma della piazza e le mostre che celebrano le
vittorie navali e militari dei cavalieri di Malta rievocano l’Armilustrum,
la cerimonia di purificazione delle armi che anticamente si teneva
sull’Aventino nel mese di ottobre per opera dei Salii, i sacerdoti
di Marte. Ecco che questo spazio viene trasformato da Piranesi in un
luogo di iniziazione, in una sorta di mediazione tra antico e
moderno, con l’uso sapiente di elementi etruschi, romani e
dell’ordine di Malta.
Sulla destra della
piazza è l’ingresso monumentale alla sede del Sovrano Militare
dell’Ordine di Malta. Il prospetto presenta quattro finestre cieche,
sulle quali corrono i fregi con i trofei dell’Ordine, mescolati agli
elementi dello stemma Rezzonico: aquila, torre, mezzaluna, croce e
corona. Al centro – sovrastato da un timpano triangolare - è il
grande portone davanti al quale si forma spesso una lunga fila di
romani e turisti. Infatti un foro sopra il buco della serratura
sembra invitare i passanti a spiare un segreto. Se si cede alla
tentazione e si appoggia l’occhio, si può godere di uno spettacolo
inconsueto: una magnifica veduta della cupola di San Pietro
inquadrata da una quinta arborea potata ad arte.