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A Palazzo Barberini la mostra sul grande pittore rinascimentale

Gli splendori di Antoniazzo Romano

Antonio Aquili, detto Antoniazzo Romano, nacque a Roma tra il 1435 e il 1440 e fu uno dei pittori più rappresentativi del Rinascimento, attivo con una operosissima scuola nei luoghi più prestigiosi della sua città e del Lazio fino alla morte, sopraggiunta nel 1508.

La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro, gli ha dedicato per la prima volta una mostra monografica, a cura di Anna Cavallaro e Stefano Petrocchi, ospitata negli ambienti monumentali al piano terra di Palazzo Barberini fino al 2 febbraio 2014.

La rassegna indaga il contesto in cui si è sviluppata la vicenda artistica del maestro – contemporaneo di Benozzo Gozzoli, di Piero della Francesca e di Domenico Ghirlandaio, sui quali si formò - e le svolte fondamentali nella sua produzione.

Pale d’altare, cicli decorativi e quadri di devozione erano destinati prevalentemente ad alti prelati della curia romana, comunità religiose ed esponenti dei ceti nobiliari. Si tratta di opere di grande suggestione e di altissima qualità, che uniscono le novità rinascimentali agli splendori dell’arte medievale, nella preziosità degli ori e nella bellezza sacrale dei suoi personaggi, specie le sue dolcissime Madonne dalle sembianze affini alle tipologie femminili del suo tempo.

Le opere esposte sono circa cinquanta, tra polittici, grandi pale, piccoli dipinti devozionali, tavole fondo oro, un ciclo di affreschi staccati, oltre a dipinti di confronto e testimonianze documentarie.

La Soprintendenza, inoltre, ha curato il restauro delle principali opere di Antoniazzo esposte. Quasi tutti gli interventi conservativi sono stati messi a punto dai tecnici dei laboratori di restauro della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e il Polo museale di Roma e della Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico del Lazio, diretta da Anna Imponente, coordinati dai funzionari storici dell'arte dei due istituti.

Per chi volesse completare la visita della mostra con un giro in città alla scoperta della pittura di Antoniazzo e della scuola in numerosi edifici storici, è stato promosso, in collaborazione con il Comune di Roma, uno speciale itinerario, che va dal Pantheon alle basiliche dei Santi XII Apostoli, di Santa Croce in Gerusalemme, di San Giovanni in Laterano e alle chiese gianicolensi di San Pietro in Montorio e di Sant’Onofrio.

I servizi di accoglienza e di promozione sono affidati a Gebart.

Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale.

di Alessandro Venditti

13 novembre 2013

 

 

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