Due attori –
interpretati da Gaetani e Generosi - scartati da tanti provini a cui hanno
partecipato pieni di speranza, si vedono costretti per sopravvivere a lavorare
come muratori in un cantiere edile perché da un anno non pagano l’affitto, per
non parlare poi delle bollette. Oppressi da questa occupazione, arrivano
quotidianamente in ritardo, interrompono il lavoro perché incantati in ogni
momento dal loro sogno di recitare. Da qui i continui rimproveri del capo
cantiere (Mauro Bellisario) che si lascia andare a vere e proprie vessazioni nei
loro confronti. Ma non finiscono qui le loro tribolazioni. Per la crisi, anche
il cantiere intraprende la strada del risparmio, per cui i due vengono
licenziati con l’intenzione di sostituirli con muratori romeni. Buttati in mezzo
alla strada però non si arrendono, anzi traggono spunto per dare sfogo alla più
grande interpretazione della loro vita: fingersi "rumeni" per continuare a
lavorare.
Riassunti sotto
mentite spoglie, naturalmente con una paga più bassa, lavorano il triplo con
apprezzabili risultati. A questo punto esplodono le gags, interpretate da
Generosi e Gaetani, che coinvolgono Bellisario, ma anche il pubblico che ride in
continuazione. Ma la fortuna bussa alle porte del cantiere e cerca proprio i due
aspiranti attori. Il finale, a sorpresa, è tipicamente romano e non poteva
essere altrimenti: "volemose bene!"