La
mostra su Renzo Vespignani (1924-2001), al Casino dei Principi di Villa Torlonia
fino al 18 novembre, ripercorre il lungo percorso creativo di uno dei maestri
più grandi del Novecento che attraverso dipinti, disegni ed incisioni si è reso
testimone di cinquant’anni di storia italiana, coniugando grandi capacità
tecniche con acuta e profonda coscienza del suo tempo.
La produzione
dell’artista romano si fonda sulle macerie della guerra, durante il periodo di
occupazione nazista della Capitale, per passare attraverso le speranze della
ricostruzione, i nuovi miti della società dei consumi e arrivare al degrado
etico ed esistenziale dopo la caduta degli ideali. Senso dell’avventura,
coraggio, vitalità e impegno sociale sono caratteristiche costanti che legano
insieme i diversi periodi della storia pittorica di Vespignani, suscitando
sempre l’interesse di artisti e intellettuali, da Visconti a Pasolini, che ne
condivisero ideali, dubbi e speranze.
L’esposizione,
promossa dall’Assessorato alle Politiche culturali e Centro storico -
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, dall’Archivio della Scuola
romana, è curata da Netta Vespignani e Valerio Rivosecchi. Organizzazione e
servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
In mostra circa
cinquanta dipinti e altrettanti disegni e incisioni,
accompagnati da documenti e fotografie d’epoca.
L’Archivio della
Scuola Romana ha fornito il materiale documentario e le fotografie, mentre la
maggior parte delle opere in mostra, raramente esposte, proviene da collezioni
private. Il percorso è completato da video con interviste all’artista e filmati
che lo mostrano al lavoro.