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Per ricordare i caduti della Repubblica Romana

Fiaccolata al Gianicolo

Si è svolta domenica 10 giugno l’ormai tradizionale fiaccolata sul Gianicolo organizzata dalle Associazioni "Gruppo Laico di Ricerca e "Garibaldini per l’Italia", "per non dimenticare l’esperienza fondamentale che per il Risorgimento ha avuto la Repubblica Romana, soffocata con la forza delle armi al Gianicolo, ma non nello Spirito e nei Valori che l’hanno animata, dai quali dobbiamo trarre nutrimento per l’impegno di resistenza Democratica e per la Laicità delle Istituzioni a cui siamo chiamati ancora oggi".

Un folto gruppo di partecipanti di tutte le età si è radunato alle 19.30 all’interno di Villa Pamphili, all’Arco dei Quattro Venti, costruito tra il 1856 e il 1859 dall’architetto Andrea Busiri Vici, che ingloba i resti del casino dei Quattro Venti. Il casino era rimasto irrimediabilmente compromesso nei cruenti scontri tra i francesi e difensori della Repubblica Romana il 3 giugno del 1849. Qui, durante un attacco dei lancieri morirono il generale Masina, vari soldati, il porta bandiera Pier Antonio Zamboni, il tenente aiutante Pietro Scalcerle e numerosi ufficiali del Galletti. Poco dopo fu la volta dei legionari guidati da Nino Bixio, che fu gravemente ferito. In uno degli assalti riportò ferite mortali Francesco Daverio, capo dello stato maggiore della legione. Tra le 8 e le 9 del mattino intervennero i bersaglieri lombardi di Luciano Manara, subendo enormi perdite. Quel giorno Goffredo Mameli riportò la ferita al ginocchio che lo avrebbe fatto morire di cancrena.

All’epopea di villa Corsini Cesare Pascarella ha dedicato alcuni dei più bei versi della sua "Storia nostra": "E dar primo momento che sorgeva / La luce, che s’uscì for da le Porte, / Fino all’ultimo che ce se vedeva, / Se fece tutto!...Ma non ce fu verso / De spuntalla! Fu preso pe’ tre vorte / De fila e pe’ tre vorte fu riperso".

La manifestazione, cui hanno partecipato l’A.N.P.I (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e la F.I.A.P (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), aveva il patrocinio del Municipio Roma Centro Storico e del Municipio Roma XVI ed è stata accompagnata dalle musiche risorgimentali suonate dalla Banda Nazionale Garibaldina di Mugnano (Pg).

In una sorta di processione laica, il corteo si è snodato attraverso i punti chiave delle battaglie del 1849. La prima sosta è stata fatta all’ingresso di Villa Pamphili, nel punto in cui si vedono le rovine della villa Vascello, la seconda a Porta San Pancrazio, la terza al piazzale del Gianicolo, la quarta al Sacrario dei Caduti per Roma, in via Garibaldi 29. In ogni sosta sono stati ricordati i nomi di dieci caduti per la Repubblica Romana, simbolo di oltre mille eroi che diedero la vita per un ideale.

Al Sacrario sono state eseguite al flauto da Daniela Troiani musiche di Edoardo Gariel e Johann S. Bach.

Vanni De Lucia ha letto alcuni brani particolarmente significativi.

di Cinzia Dal Maso

13 giugno 2012

 

 

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