Le 161
opere acquistate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dagli eredi del maestro Giuseppe Sinopoli sono accolte in modo
permanente nella Sala del Peduncolo, uno spazio di oltre 300 mq
all’interno dell’Auditorium. I lavori di riqualificazione ed
allestimento, su progetto dello studio Alvisi Kirimoto, sono stati
realizzati con fondi del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e con il contributo della Camera di Commercio di Roma.
La
raccolta del museo è costituita prevalentemente da ceramiche che
coprono un arco cronologico compreso fra il XIX e il III secolo
a.C., esemplari della produzione minoica, micenea, geometrica,
corinzia, laconica, greco-orientale, attica a figure nere e rosse,
italiota a figure rosse e produzioni ceramiche indigene della Daunia
(Apulia).
In
esposizione anche un vaso in marmo di produzione cicladica
(3200-2700 a.C.), vasellame in bronzo etrusco e magno-greco e una
serie cospicua di terrecotte dall’età minoica e micenea a quella
ellenistica. Si tratta di statuette prevalentemente votive che
raffigurano divinità e devoti, ma anche animali (bovini, una
colomba). Tra le statuette è da segnalare anche un kouros
frammentario di pietra, arcaico, di produzione cipriota.
Eccezionali gli esemplari di ceramica attica, alcuni dei quali opera
dei principali pittori a figure nere, tra cui Lydos, il pittore di
Lysippides, esponenti della cerchia di Nikostenes, e dei pittori
attici a figure rosse, come il pittore di Syleus e di Eretria.
I
soggetti comprendono temi mitologici, con particolare riferimento al
mondo dionisiaco; compaiono centauri in lotta contro i Lapiti, Nike,
Zeus, Hera e inoltre Atena in lotta con i giganti; diverse sono le
raffigurazioni di gare atletiche o riferibili al mondo eroico.
Al
corteggio dionisiaco si ispira prevalentemente anche il repertorio
figurativo della produzione italiota a figure rosse; un altro filone
è quello delle raffigurazioni di defunti eroizzati e riguarda vasi
di destinazione esclusivamente funeraria, in alcuni casi realizzati
appositamente senza il fondo e privi di funzionalità.
Ci sono
anche alcuni pezzi insoliti, come un cubo di terracotta dipinta a
lati concavi - forse un gioco per bambini - o una brocchetta di
impasto con beccuccio, probabilmente un poppatoio.
Il
Museo Aristaios, in largo Luciano Berio 17, è aperto dalle ore 11.00
alle ore 18.00, con ingresso gratuito. Rimarrà chiuso il 24
dicembre.